La “Villa” di Capodarco, frazione di Fermo, è la sede storica dove nel 1966 ebbe inizio un movimento che oggi conta 14 sedi in Italia, 4 comunità all’estero e 4 comunità associate. Quando, nel 1988, fu definitivamente scelto il nome di Comunità di Capodarco (in luogo dell’originario “Centro comunitario Gesù Risorto”), fu deciso che ognuna delle comunità esistenti in Italia assumesse anche il nome della sede propria dove la comunità sorgeva. Per questo motivo oggi qui si sovrappongono due sedi: quella della comunità nazionale (Comunità di Capodarco), Ente morale, e quella specifica delle Marche (Comunità di Capodarco di Fermo). A queste si aggiunge poi il riferimento (presidenza) della Comunità Internazionale di Capodarco.
Volendo descrivere la Comunità di Capodarco di Fermo si può ricorrere all’immagine dell’arcipelago: molte comunità e servizi, sparsi nel territorio, anche se a distanza ravvicinata. La diversità delle risposte, nel tempo, ha riguardato la disabilità fisica, poi quella psichica e successivamente quella psichiatrica; completano il quadro gli interventi per la tossicodipendenza e i minori, tra cui quelli stranieri non accompagnati. La Comunità, oltre ad essere residenza, sede dell’amministrazione e di alcuni servizi, è il centro delle attività di riabilitazione: qui si trova infatti una delle due palestre (la seconda è a Porto San Giorgio) dove molte persone, con disabilità inabilitanti, trovano nell’équipe medica e riabilitativa competenze puntuali.
Nel corso degli anni la Comunità di Capodarco di Fermo ha mantenuto piena fedeltà alla mission iniziale che l’ha spinta ad occuparsi del mondo della disabilità. Così, mentre da una parte ampliava l’orizzonte e le modalità operative sul territorio dall’altra ha articolato e progressivamente adeguato la propria azione in favore delle persone con disabilità fisica. Da sottolineare l’accreditamento con eccellenza rilasciato alla Comunità dalla Regione Marche nel 2012.
Attività:
– ristrutturazioni e adeguamenti del servizio in regime residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare destinato ai disabili del territorio
– sperimentazioni di autonomia abitativa
– inserimenti lavorativi di soggetti svantaggiati (tramite laboratorio occupazionale e altre iniziative)
– accoglienze semiresidenziali per persone con gravi e gravissime disabilità neuropsichiche
La “Villa”
Chi conosce la sede della Comunità è impressionato dalla grandiosità della “villa” (così nel territorio è chiamata) perché, costruita all’inizio del novecento, era la sede della famiglia Piccolomini. Ampliata nel tempo, oggi è sede della Comunità di Capodarco di Fermo. Nello spazio della casa sono alloggiati, oltre la sede dell’amministrazione, tutti gli spazi “comuni”: grande cucina, sala riunioni, abitazioni singole e di famiglia. Circondata da un secolare parco, è il luogo ideale per offrire unità a tutte le strutture che fanno capo alla Comunità di Capodarco di Fermo. Due caratteristiche la contraddistinguono. La prima è che una casa “abitata”: non è composta da una sede amministrativa, ma dalla comunità vera e propria. La vita comune è vissuta in modo reale e non solo immaginata. Tutti vivono insieme costruendo comunità. Un’attenzione particolare è dedicata alle famiglie, riservando loro spazi adeguati. La famiglia infatti ha bisogno di luoghi “propri”, dove possa raccogliersi e vivere la dimensione profonda, pur rimanendo nel territorio dello stabile. La seconda caratteristica è che alla villa fanno riferimento tutte le sedi periferiche dei vari servizi: le assemblee di comunità, le riunioni del consiglio di amministrazione, i momenti formativi, i momenti celebrativi e di festa. E’ accogliente per quanti, comunitari, amici e volontari hanno necessità di alloggio. Nella villa è pure presente una struttura riabilitativa particolarmente attrezzata per due importanti patologie: l’insufficienza respiratoria e il trattamento della sclerosi laterale amiotrofica (Sla): quest’ultima patologia in recrudescenza nel nostro territorio.
Il Centro educativo territoriale “The Tube”
Il The Tube, Centro educativo territoriale della Comunità di Capodarco di Fermo, nasce a settembre del 2019. E’ un servizio pubblico e gratuito rivolto a preadolescenti e adolescenti (10-17 anni). “Hobnob Spazi aggregativi” (sostantivo inglese che sta ad indicare la socializzazione in maniera informale) è il nome del Progetto alla base, che è stato selezionato da “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, all’interno del bando “Spazi aggregativi di prossimità 2022”. Lo scopo principale è quello di migliorare la qualità della vita dei ragazzi attraverso la proposizione di un modello di intervento cittadino che prevede il potenziamento di tre spazi aggregativi nel Comune di Fermo (oltre a The Tube, il Centro sociale Campiglione e il Centro ricreativo San Carlo) per la prevenzione del disagio giovanile e comportamenti disfunzionali. Il Centro si avvale di una équipe multidisciplinare. Le attività hanno programmazione annuale e sono strutturate in forma esperenziale. I laboratori, che si configurano in diverse tipologie (espressivo-creativi, educativi e di apprendimento) offrono uno spazio di contenimento e di riflessione. Aperto tutti i Lunedì e Mercoledì dalle 15:00 alle 18:00. Info: 351 4839315 – centrothetube@gmail.com
Formazione e sensibilizzazione culturale
In ogni sua attività la Comunità di Capodarco di Fermo ha sempre posto attenzione anche a come le notizie sociali sono diffuse. Per questo organizza dal 1994 seminari di formazione in tutta Italia destinati ai giornalisti, intitolati Redattore sociale, con l’obiettivo di aiutarli a trattare le notizie riguardanti la popolazione più vulnerabile al di fuori degli stereotipi della cronaca nera e dell’occasionalità.
Nei primi 22 anni hanno partecipato ai seminari oltre 8.000 giornalisti da tutta Italia. Da questa esperienza è scaturita nel 2001 un’agenzia giornalistica quotidiana online e successivamente vari altri servizi che hanno portato Redattore sociale ad essere il più importante network multimediale italiano di servizi informativi, di documentazione e di formazione sui temi sociali.
Nel 2005 da un’idea di Giancarlo Santalmassi, la Comuinità promuove il Premio internazionale L’anello debole assegnato ai migliori video e audio cortometraggi, giornalistici e di fiction, su tematiche a forte contenuto sociale e sulla sostenibilità ambientale. Dal 2010 il premio si svolge all’interno del Capodarco l’Altro festival sotto la direzione artistica di Andrea Pelizzari.
Responsabili
Presidente: don Vinicio Albanesi
Affari Generali e Segreteria Generale: dott.ssa Carmen Napolitano
Residenze e Diurni: dott.ssa Sonia Postacchini
Amministrazione e Ambulatori: dott.ssa Loredana Alidori
Documentario “L’altro”
Documentario sulla Comunità di Capodarco di Fermo e le sue strutture realizzato dalla Televisione Svizzera Italiana nel 2004
Galleria fotografica
Organigramma
Persone Accolte
Posti disponibili: 45 - Utenti all’anno: 45 disabili fisici
Contatti
Indirizzo
Via Vallescura 47 - 63900 Capodarco di Fermo FM - p.i. 90009860447
Sito web
http://www.comunitadicapodarcofermo.it
Telefono
0734 68391 – 0734 683927
Fax
0734 678410