Gli auguri di don Vinicio Albanesi per la Pasqua “diventano un invito ad agire a voler bene”

Sembra difficile porgere gli auguri di Pasqua: i cristiani celebrano la risurrezione di Gesù. Nel mondo si fa appello ai dolci delle uova, delle colombe, commercialmente agli sconti di primavera. Riflettendo sulla vita di Gesù e sulla nostra, la risurrezione è aspirazione all’eternità, con un risorgere che fisicamente non conosciamo. Immortale nella nostra esistenza è il bene che abbiamo potuto lasciare in vita. La storia dell’umanità ne è piena, consegnati dalle generazioni che ci hanno preceduto. Quel bene non è andato perduto, per questo è ancora vivo: nei sentimenti, nell’arte, nel progresso scientifico, nella cura delle persone.

Così sarà per noi: risorgeremo nel ricordo lasciato a chi verrà dopo di noi. In vita le occasioni sono molte: in qualsiasi condizione e in qualsiasi ambito. Gli auguri di Pasqua diventano invito ad agire a voler bene, a utilizzare le capacità, ad essere attenti e premurosi per le nostre famiglie e per il mondo intero. L’appello è ancora più urgente in questi momenti bui: per le guerre, per le atrocità e per le violenze gratuite. Non sono sufficienti le idee e le opinioni, occorre proseguire con le azioni utili e oneste delle nostre responsabilità.