Comunità di Capodarco Linguaglossa


La Comunità di Capodarco Linguaglossa interviene nella complessa realtà delle persone disabili con la proposta di un modello di relazione interpersonale e la possibilità di organizzare delle risposte in funzione dei bisogni. Favorendo la creazione, la promozione e la valorizzazione delle reti di solidarietà. Oggi il Campus infatti, rappresenta una realtà, capace di rieducare e inserire in un contesto sociale spesso difficile, ragazzi e ragazze che per via delle loro fragilità fisiche e psichiche vengono ancora discriminati. Mission della comunità di Capodarco Campus Concettina è FAMIGLIA. Perchè l’obiettivo è quello di SENTIRSI A CASA.

LA STORIA

La Comunità di Capodarco Linguaglossa nasce a Linguaglossa nel 1986 per volontà di Concettina Pafumi Giuseppe CannavòConcettinafiglia di famiglia benestante, nel corso della sua attività di insegnante aveva incontrato Giuseppe, un disabile totale: che non solo non muoveva (e non muove) nemmeno un muscolo, ma era (ed è) anche muto; gli occhi vivacissimi, e l’udito  del tutto normale non potevano certo garantirgli una vita come quella alla quale dentro di sé aspirava.

Concettina e Giuseppe maturarono pian piano la volontà  di fare una casa di accoglienza per disabili, e quando  lessero su “Famiglia Cristiana” una presentazione della Comunità di Capodarco, con la sua “laicità in positivo”, con il suo aggancio alla parte seria della teologia della liberazione, con la  volontà  di collaborare con la Chiesa nella lotta contro l’emarginazione di soggetti portatori di handicap o di qualsiasi altra difficoltà pregiudiziale, si dissero: “Questa  è quello che fa per noi!” La tenacia della Fondatrice insieme alla volontà di diversi volontari, consentono  una crescita lenta ma costante all’interno della Comunità di Capodarco che sposa il progetto. La famiglia comunitaria col tempo diventa un punto di riferimento per la collettività , migra di sede in sede e  si fortifica dando conforto ed ospitalità ai meno fortunati.

Grazie a quella donna un po’ manager un po’infermiera ma soprattutto mamma riesce a radicarsi nelle coscienze dei piu facendo  della  solidarietà un modo di vivere ed educare. La fase più critica per la comunità arriva agli inizi degli anni 90, quando una malattia che stroncherebbe i fisici e le coscienze piu forti colpisce incurabilmente Concettina.  contrastò il cancro con la forza di una leonessa, o forse “solo” da cristiana vera, facendo fronte alle incombenze della casa come se il cancro fosse un piccolo, trascurabile particolare.

Vinse lui.

Giuseppe si ritirò. Sparì a casa della mamma, assistito da un fratello. L’operatore Saro andò in continente a cercarsi un lavoro,mentre gli altri dovettero costruirsi un angolo in cui sopravvivere. Le ceneri della comunità furono rimesse insieme da Antonino Azzarello, psicologo disabile, che  volle continuare  il progetto che da li a poco si sarebbe sgretolato tra la pace ed il silenzio di una società praticamente assente. Anche lui si allontana, alla ricerca di stagioni e venti più miti, trovati a Catania, città dove attualmente risiede. Il vuoto lasciato da Antonino viene colmato da Mario Nicotra che con fede e speranza tiene in piedi quel sogno che da li a poco si sarebbe trasformato in realtà.

È il 2002 infatti quando il prof. Salvatore Castorina, chirurgo di lungo corso e di grandissima fama crea in sinergia con diversi Lyons club  italiani ed esteri Il service: “Un mattone per i disabili “. Con questo progetto si cerca di racimolare fondi per la realizzazione, su un terreno donato dalla fondatrice a Capodarco (Fermo), l’attuale Campus. I lavori per la costruzione dell’opera finanziata da”Lions Club Internazionale” e “Fondazione Mediterranea Morgagni “ iniziano nel Novembre 2006 e  si concludono con l’inaugurazione del Campus avvenuta l’8 Giugno 2008. I Progetti sociali, dopo aver migrato di sede in sede per diversi anni tornano a casa il 6 Marzo 2010.

In presenza infatti del Presidente Internazionale dei Lions   “ Eberhard J. Wirfs ” e del Presidente della Comunità di Capodarco “ Mons. Vinicio Albanesi ” , Il Campus con alla  guida il Prof.  Castorina, ha preso vita. Le vacanze estive, hanno visto arrivare dalle diverse realtà sociali nazionali ed internazionali, giovani che hanno vissuto nei nostri luoghi, esperienze di “ Turismo Socio Riabilitativo”, che al momento rappresentano uno dei fiori all’occhiello della “Comunità di Capodarco”. Il Campus però, ha anche  rivolto le sue attenzioni, alla realtà locale, cercando di ottenere attraverso attività costanti avviate sul territorio, una maggiore integrazione sociale, culturale, lavorativa che ha coinvolto e continua a coinvolgere giovani del  paese.

L’integrazione però, parte da lontano. Attraverso infatti, l’ impegno costante di operatori e mezzi, da diverso tempo a questa parte, ragazzi con diverse fragilità sono quasi quotidianamente impegnati in attività volte a far crescere in loro, ma non solo, capacità e competenze in diversi settori. Attualmente il laboratorio “ Creiamo & Cresciamo”, ospita, tre volte a settimana, nelle ore pomeridiane, sette giovani, che con un ampio supporto specialistico hanno vissuto e continuano a vivere, esperienze volte ad aumentare le loro autonomie personali. L’incontro con il Papa, l’ Happening dello Sport, le vacanze estive e tanto altro, sono solo alcune delle attività che hanno portato il Campus ad inserirsi progressivamente nella realtà locale.

Il futuro …? È da scoprire ! Laboratorio sociale ed il Campus Vacanze infatti, saranno la rampa di lancio di un progetto di piu ampio respiro volto a far radicare sul territorio,ma non solo servizi sociali utili alla collettività.



Organigramma
Responsabile

Direttore Dott. Francesco Mancuso

Contatti
Indirizzo

Piazza Melvin Jones 1, Linguaglossa (Catania)

Sito web

http://www.capodarcolinguaglossa.it

E-mail

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Telefono

095 647979