Torna nelle Marche il progetto di cittadinanza attiva che chiama a partecipare migliaia di giovani

Nelle Marche torna, e si allarga, “Ci sto? Affare fatica – Facciamo il bene comune” la quinta edizione del progetto di cittadinanza attiva che chiama a partecipare migliaia di giovani di tutta la regione. Dedicato fino all’anno scorso, ai giovani dai 16 ai 35 anni, stavolta include anche i 14enni per valorizzare il tempo estivo e rendere più vivi e accoglienti territori e borghi, con una particolare attenzione verso l’entroterra. Il progetto, finanziato dal Dipartimento Politiche sociali, lavoro istruzione e formazione – settore Istruzione, innovazione sociale e sport della Regione e gestito e coordinato dal Centro servizi per il volontariato delle Marche (Csv Marche Ets), coinvolge i giovani in attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, accompagnati dalla comunità adulta e dagli enti del terzo settore. Negli ultimi anni, sottolinea la Regione, il progetto è cresciuto per presenze e partecipazione: l’edizione 2023 ha visto l’adesione di 48 comuni e di oltre 1.000 giovani suddivisi in 145 squadre operative su tutto il territorio regionale.

Le adesioni dei Comuni si aprono oggi, martedì 9 aprile, mentre la piattaforma per le iscrizioni dei giovani dai 14 ai 21 anni sarà aperta dal 15 maggio. I tutor (di età compresa tra i 22 e i 35 anni) potranno candidarsi a partire dal 15 aprile. Le attività si svolgeranno per sei settimane dal 17 giugno al 26 luglio. Ogni squadra formata da otto-dieci giovani sarà seguita in tutte le operazioni dai tutor e dai volontari adulti ‘maestri d’arte’ chiamati handyman. Ogni volontario riceverà un ‘buono fatica’ settimanale che potrà essere speso in abbigliamento, libri, cartoleria, materiale informatico e articoli per il tempo libero.

Le parole di Chiara Biondi, assessore alle Politiche giovanili: “Si rinnova, anno dopo anno, un progetto che include valori pienamente condivisi dalla Regione che lo sostiene con convinzione. Già nel titolo, davvero efficace, è racchiuso il prezioso contributo educativo e formativo che offre la misura, recuperando i nostri stessi obiettivi, in primis quello di rendere i giovani cittadini attivi ed impegnati, in questa occasione anche manualmente, per occuparsi del bene collettivo, con spirito leggero, divertendosi e ‘faticando’ insieme in un gruppo ben organizzato. Così si valorizza il tempo delle vacanze estive rendendolo un’esperienza utile e condivisa, nella cura degli spazi di vita della comunità, in un confronto stimolante tra generazioni per crescere da cittadini attivi e responsabili”.

Per il presidente di Csv Marche Ets Simone Giovanni Bucchi: “grazie all’esperienza maturata siamo fiduciosi del fatto che nel 2024 il progetto continuerà a crescere e coinvolgere un gran numero di giovani, enti locali, associazioni e cittadini”. Il valore aggiunto “è far sentire i partecipanti parte di una comunità che si prende cura dei beni comuni e nel farlo dà nuovo valore al tempo libero: in particolare per i ragazzi e le ragazze parliamo del tempo estivo, che viene impiegato per riqualificare zone e siti strategici dei comuni di appartenenza”. La speranza “è che l’eredità di quanto fatto fino ad oggi diventi una ‘best practice’ per iniziative future condivise”.

La dirigente del settore Politiche Giovanili Immacolata De Simone è convinta che “l’abbassamento dell’età consentirà la partecipazione da parte degli Istituti scolastiche potranno coinvolgere gli studenti fin dal primo anno. Ci auguriamo di avere nell’edizione 2024 una partecipazione ancora più ampia da parte dei nostri ragazzi”.

Fonte: Redattore Sociale/Agenzia DIRE

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