APERTI ALLA LETTURA di Pina Bellusci. Tre parole chiave per leggere: Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in età evolutiva

APERTI ALLA LETTURA
a cura di Pina Bellusci
Biblioteca sociale della Comunità di Capodarco di Fermo
  1. “disturbi alimentari”
  2. “anoressia”
  3. “autoregolazione”

Tre parole chiave per leggere:
“Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in età evolutiva. Diagnosi, assessment e trattamento”
di Susanna Pizzo e Valentina Massignani – Anno 2014, Edizioni Erickson

Piccoli spunti tratti dalle pagine del libro:

  • Lo sviluppo dell’autoregolazione della nutrizione – L’esperienza del bambino col cibo sembra iniziare prima della nascita, quando il feto sta crescendo nel grembo materno. La prima fonte di nutrizione di un bambino è l’allattamento, nei primi mesi ed è unidirezionale. I genitori rappresentano dei modelli particolarmente significativi per il bambino rispetto al comportamento alimentare: i figli li osservano e acquisiscono informazioni sulla loro alimentazione e sulle loro abitudini durante i pasti. Inoltre i genitori sono determinanti sia per il ruolo decisionale che esercitano sui tipi di cibi che vengono consumati in casa, sia per le decisioni che prendono riguardo l’alimentazione del figlio. Il bambino durante la crescita, acquisisce una maggiore autonomia ed inizia a partecipare alle decisioni riguardo il proprio comportamento alimentare in quanto esprime verbalmente i propri bisogni e le proprie preferenze.
  •  Anoressia infantile e nervosa – L’anoressia infantile si può manifestare dalla nascita con uno scarso interesse verso l’alimentazione, al bambino mentre gli viene dato da mangiare è facilmente distratto da stimoli esterni; inoltre è possibile che il bambino consumi una piccola quantità di latte e che debba essere alimentato frequentemente durante il primo mese. Generalmente alla fine del primo anno di vita questi bambini mangiano solo pochi bocconi di cibo e poi si rifiutano di continuare a nutrirsi. Questo comporta l’avversione sensoriale per il cibo che si manifesta quando si inizia a nutrire il bambino con omogeneizzati o cibo comune, esponendolo ad alimenti caratterizzati da maggiore varietà di sapori e consistenze. Mentre l’anoressia nervosa si può presentare nei bambini a partire dagli otto anni e le caratteristiche con cui si manifesta sono simili a quelle presenti nell’adulto, si caratterizza per il tentativo di perdere peso o di evitare l’aumento ponderale, tramite l’evitamento o la restrizione dell’assunzione di cibo.
  • I disturbi alimentari dai 0 ai 14 anni – Nei disturbi alimentari nei bambini dai 0 ai 3 anni, durante il colloquio con lo psicologo è importante dare spazio ai genitori per esprimere le loro paure e preoccupazioni; si dovrà indagare sulle condizioni ambientali in cui di solito avviene il pasto per comprendere se alcuni elementi esterni possono interferire con l’alimentazione; è fondamentale inoltre capire qual è lo stato emotivo dei genitori durante i pasti del figlio e come essi rispondono ai diversi comportamenti del bambino. Nei ragazzini dagli 8 ai 14 anni, diventa importante l’immagine corporea e le preoccupazioni riguardo a forma e peso del corpo sono centrali, una volta appurato che il bambino presenta tali preoccupazioni lo psicologo potrà approfondirle. Alcuni bambini ammettono di aver paura di aumentare di peso o di vedersi grassi, altri affermano di essere contenti del loro attuale aspetto, ma fanno emergere le loro preoccupazioni quando gli viene chiesto di tornare ad un peso normale. Altri ancora possono essere disponibili ad aumentare di peso inizialmente, ma vogliono fermarsi quando sono ancora sottopeso.
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