APERTI ALLA LETTURA di Pina Bellusci: tre parole chiave per leggere “Dalla balena blu al cyberbullismo”

APERTI ALLA LETTURA
a cura di Pina Bellusci
Biblioteca sociale della Comunità di Capodarco di Fermo
  1. “social network”
  2. “cyberbullismo”
  3. “bullismo”

Tre parole chiave per leggere:
“DALLA BALENA BLU AL CYBERBULLISMO. Affrontare i pericoli dei social con la psicologia positiva”
di Andrea Bilotto e Iacopo Casadei – Anno 2017 – Edizioni Imprimatur

Piccoli spunti tratti dalle pagine del libro:

  • social network, sono vere e proprie piazze virtuali dove i ragazzi corrono il rischio di subire facili adescamenti; episodi di violenza verbale o vessazioni, e il cyberbullismo rappresenta una forma estrema di degenerazione, trasformando il bullo in uno spettacolo con migliaia di spettatori, disponibile sulla rete senza limiti di spazio e di tempo. Si parla di cyberbullismo indiretto quando una persona viene screditata attraverso le immagini, pettegolezzi, o diffusione di informazioni personali, allo scopo di isolare socialmente la vittima.
  • Nell’era dei social network vi sono infinite occasioni per stabilire un contatto positivo con gli amici virtuali, con l’auspicio che ai like su facebook faccia seguito anche qualche cortesia ogni tanto nel mondo reale. Il bullismo dipende dal complesso delle relazioni sociali nel quale il bambino è inserito. L’eccessiva facilità con la quale è possibile stringere relazioni virtuali non induce i ragazzi d’oggi a valorizzare adeguatamente i rapporti umani reali. Il bullo tende ad avere una visione quasi “paranoica” delle azioni o parole rivolte nei suoi confronti. Il bullo è esso stesso un debole ma trova il modo di prendersela con chi è ancora più fragile di lui. Nel bullismo la vittima riveste quasi sempre un ruolo attivo, e può acquisire competenze per sottrarsi al potere del bullo o per vivere con meno sofferenza le angherie subite.
  • Gli episodi di bullismo virtuali sono molto più dolorosi di quelli reali (83%); non ci sono limiti a quello che si può dire o fare (73%); per molti di loro la paura è che il maltrattamento possa avvenire continuamente ad ogni ora del giorno della notte o non finire mai (55%)- La forma di prevaricazione più comune a scuola è lo scherno, la presa in giro. Il bullo è l’ideatore delle prepotenze, quello che avvia le prese in giro, architetta gli scherzi pesanti e approfitta dei compagni.
La  biblioteca è composta da oltre 9mila pubblicazioni catalogate per una o più aree tematiche: libri, ricerche, rapporti, atti di convegni e seminari, guide, manuali, relazioni, saggi, repertori legislativi ecc.