La rubrica “Senza conservanti” di Vinicio Albanesi. N.44 – I TURNI

La nostra vita intelligente, creativa, capace di pensieri immortali è sottoposta quotidianamente ai turni. Oltre il giorno e la notte, l’orologio biologico stenta a raggiungere i cento anni. I ritmi sono imposti per le stagioni, per il cibo e soprattutto per la fatica.

Le più sfortunate sono le cosiddette badanti: donne dell’est o anche dell’Africa costrette a vivere quotidianamente con persone estranee alle quali garantire assistenza, con mezza giornata di libertà alla settimana e il sabato o la domenica di riposo. A stento ci riescono i più stretti parenti; figurarsi farlo ad estranei per lavoro. Ma ai turni sono soggetti tutti: anche i cosiddetti liberi professionisti; avranno un orario da rispettare, avvocati, commercialisti, medici di base. Pe i mestieri più umili non si scherza: infermieri, metalmeccanici, addetti al commercio hanno turni. Nemmeno gli agricoltori, dediti alla natura sono esenti dagli orari. Il bestiame deve essere accudito anche a Natale e a Pasqua, perché non conosce festa. I campi stessi hanno i loro tempi ai quali sottoporsi: seminare, mietere, accudire, raccogliere. I più sfortunati sono i fornai che quotidianamente debbono alzarsi presto la mattina e recuperare sonno nel pomeriggio: la conclusione è che non vivono la vita. Anche i pendolari vivono una mezza vita: presto la mattina, tardi la sera, con la speranza che i treni e i pullman non siano in ritardo. Se i tre turni dell’intera giornata garantiscono occupazione e sono una sicurezza contro la disoccupazione, il prezzo da pagare è salato.

D’altronde stare a casa senza orari è presupposto di umiliazione e depressione perché qualcuno dovrà mantenerti. La pace arriva quando i migliori anni della vita sono trascorsi: in vecchiaia rischi di subire ancora i turni di chi ti accudisce; prega Dio che la pensione ti sorregga in buona salute, altrimenti sarai deportato in un cronicario per vecchi.

Riflettendo sulla vita e conoscendo i ritmi del tempo, potrai aver voluto bene, aver fatto scoperte, essere stato artista, essere stato benevolo e generoso. Avrai percorso la strada a te affidata. Sarà ricordato il bene fatto da generazione in generazione, senza più turni.