Una società sempre più precaria, fragile, caotica, liquida. Aperta eppure profondamente proiettata verso una esagerata ricerca di confini, strutture, regole. Dispersa nella sua stessa volontà di esserci a tutti i costi, esposta, social, eppure sola… Una società a pezzi? No, una “società” da ricucire. “FRAMMENTI. Pensieri e dubbi di Comunità” è un piccolo spazio di “pausa”, una sosta per ri-prendere fiato e fermarsi a pensare curato dal direttore generale della Comunità di Capodarco, Riccardo Sollini.
Il primo video-appuntamento pubblicato martedì 27 giugno è dedicato a una riflessione sulle dipendenze, ad un giorno dalla “Giornata mondiale contro la droga 2023”.
Un mondo molto spesso nascosto o in secondo piano -secondo il direttore -, spesso ci si ferma sulle percezioni che si hanno e non sulla lettura della realtà che dovrebbe partire sicuramente dai consumi. Il tema va affrontato mettendosi difronte alle questioni reali, più che il discorso sulla distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti in realtà esiste una distinzione tra “uso leggero e uso pesante di sostanze” ossia sottolinea – “su quanto la sostanza abbia inciso e vada ad incidere sugli aspetti della nostra vita”. La proposta è di superare tutta una serie di stereotipi costruiti nel tempo e soffermarci veramente sul “concetto dipendenza”.
Due gli aspetti fondamentali segnalati in “Frammenti”
- Quello più politico della presa in carico di un sistema di servizi che in Italia sta sempre più degradandosi
- Quello legato al mondo delle comunità terapeutiche, che in questi anni si è trasformato, reinventato, ridisegnato, ma che fa sempre più fatica e sempre più diventa spazio e luogo di “controllo sociale”, dove vengono messe tutte quelle persone che nella società “non trovano posto” o che diventano “scomode“.
Lo sguardo del direttore si ferma poi sul mondo adolescenziale e giovanile. Il post Covid ci ha lasciati con tutta una serie di situazioni che vanno necessariamente lette e attenzionate. Se è vero che il trend di consumo non aumenta, crescono le situazioni che sono “fattori che aumentano l’uso di sostanze“, ritiro sociale, difficoltà relazionali, psicopatologie … Si segnala un aumento esponenziale e preoccupante di uso di ansiolitici e di antidepressivi soprattutto nella fascia giovanile che “evidentemente” mostra una fragilità, una difficoltà nell’affrontare il quotidiano e nell’immaginare un futuro che “non viene narrato”.