“Senza conservanti” la rubrica di Vinicio Albanesi. N. 21 – I CORPI

Con il benessere diffuso, la cura del corpo è diventata comune, se non ossessiva. Ogni parte è seguita: dai capelli alla pelle, dalle unghie delle mani e dei piedi alle ciglia. L’offerta, per la soluzione dei problemi è infinita: creme, unguenti, gocce, pomate, shampoo, profumi garantiscono miracoli. I prodotti oscillano tra veri e propri medicamenti e soluzioni biologiche. Non solo: articolazioni, muscoli, artriti, torcicolli hanno professionisti, raggruppati in categorie sperimentali, non sempre mediche.

Materiali e metodi, soprattutto integratori, servono a risolvere problemi, per essere e apparire più tonici, più giovani, più performanti. Ancora vitamine per la mancanza di calcio, di ferro, di potassio: ognuno è autorizzato a monitorare i componenti delle sostanze corporee, quando dorme, quando cammina, quando vive da sedentario. Tra poco gli smartwatch ci diranno quanti giorni ci restano da campare, volendo anche i minuti. Inventeranno altre sostanze per calmare le ansie. Il tormentone è nascondere la vecchiaia per le apparenze, ma anche per l’efficienza e l’autonomia. Alle soglie dell’imbrunire si vorrebbe essere ancora ciclisti, giocatori di calcio, scalatori, podisti, nuotatori. Le gare non mancano: le chiamano amatoriali, per non confonderle con quelle vere. Qualcuno esagera fino a doparsi.

La pubblicità è aggressiva, così, a forza di martellare, c’è chi abbocca, perché avrà pur bisogno di qualcosa: capigliatura abbondante per cambiare colore e taglio ad ogni stagione. Occhi verdi, pelle senza rughe. I capelli sempre neri per gli uomini sa un po’ di cinese. La riflessione, appena saggia, suggerisce di seguire le regole della natura: la durata media della vita umana in occidente è intorno agli 80 anni. Un alberello in crescita è molto diverso da un olivo secolare dalle radici contorte e dalla chioma irregolare. Non si riesce ad applicare la regola agli esseri umani. Si vorrebbe durare a lungo, sempre giovani e forti. Nemmeno le storture della medicina estetica scoraggiano con i loro risultati da maschere carnevalesche.

Chi non riesce a immettere sostanze e medicamenti inutili è fortunato: così la povertà si vendica contro i ricchi che vogliono stravolgere la natura. Un corpo sano ha molti elementi che lo rendono tale: il dna, il cibo, il lavoro, l’ambiente, lo stress. Concentrarsi sulla natura apporta benefici maggiori di quanto industrie, pubblicità, interessi vorrebbero far credere. Un pensiero andrebbe rivolto a chi non è in condizione di vivere una vita salubre: per malattia, per mancanza di cibo, per ambienti diseducativi. Con qualche buona azione si riesce ad essere belli e ad invecchiare come Dio comanda.