“Senza conservanti” la rubrica di Vinicio Albanesi. N.11 – IALURONICO

Una parola magica, quanto sconosciuta. Grazie all’enciclopedia di rete, si scopre che è una sostanza che ha la proprietà di trattenere l’umidità della pelle, rendendola o conservandola liscia. Suggerita per quanti e quante, seguendo le proprie sembianze, si accorgono di invecchiare.

Esiste in natura; può essere prodotta in laboratorio. Se è a catena lunga rimane in superficie; a catena corta scende in profondità sulla pelle. Un’ondata di pubblicità ti assicura il miracolo della nuova giovinezza, contro l’avanzare dell’età. Elimina rughe e increspature; intorno agli occhi (zampe di gallina), intorno alla bocca, sulle labbra (o del sorriso), sul collo etc… con la procedura del riempimento (filler in inglese è più snob).

Pensando molto, forse è stata usata anche dagli Egiziani, senza saperlo, perché sono riusciti a conservare le mummie per due/tremila anni. I costi non sono importanti, rispetto alla riuscita. Non è miracolosa come la descrivono. Se uno/una era bello da giovane, rimane tale anche in vecchiaia. Brutto da giovane, peggio da vecchio. La civiltà non sopporta il trascorrere del tempo. I più ridicoli sono quelli che si vestono anni ’68, pur avendone oramai un’ottantina.

La spinta al benessere e alla bellezza è antica, quanto le civiltà occidentali: le statue greche (soprattutto di uomini) dovevano raggiungere la perfezione. Nella bellezza, dice Platone, si raggiunge l’unità tra il corpo e l’anima. Quest’ultima prevarrà quando la bellezza sarà completata. La bellezza, insieme al cibo, al denaro, alla notorietà, sono i capisaldi della migliore vita. Non senza ostacoli. Alla bellezza si oppone il tempo, al cibo si oppone l’obesità, al denaro la povertà, alla notorietà l’abbandono.

Anche il benessere esige fatica e costanza: il problema è a quale livello si vuole arrivare. La cosa più sciocca è diventare il “migliore del cimitero”.  Nel frattempo, fatichi sulla quotidianità: per lavorare, per mangiare, per dormire, per tenerti pulito, per riposare: tutti i giorni, tutti gli anni. L’intelligenza artificiale è una bufala: è un semplice contatore veloce programmato. L’unica consolazione è che cambiano le emozioni, le conoscenze, la saggezza. Roba superiore sulla quale l’acido ialuronico non arriva. Nel futuro inventeranno un altro acido: magari per non sudare o non sentire freddo.

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SENZA CONSERVANTI
La rubrica del Giovedì di Vinicio Albanesi

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