Anche a Collegno le scarpe solidali dell’Ecuador: le tomaie sono fatte dalla cooperativa “Vinicio”

scarpe Vinicio

Le scarpe sono disponibili in tre colori: blu, tortora e testa di moro

CAPODARCO – Sono arrivate anche a Collegno (Torino), nella bottega “Casa Wiwa” della cooperativa sociale Isola, le scarpe equosolidali Tungurahua nelle nuance testa di moro, blu e tortora, dal 36 al 46: comode, resistenti e prodotte in Ecuador da oltre 5 anni grazie a un progetto della Comunità di Capodarco. A confezionare la tomaia in cuoio di primissima scelta, cucita poi su una suola in para naturale al 100%, è la cooperativa “Vinicio”, che ha preso il nome del presidente della Comunità di Capodarco, don Vinicio Albanesi. Proprio alle pendici dell’imponente vulcano Tungurahua si trova Penipe, città ecuadoriana dove sorge il calzaturificio “Vinicio”, «fabbrica contro la povertà» fondata nel 1992 grazie alla cooperazione italiana e alla Comunità di Capodarco. «Personale specializzato proveniente dall’Italia ha fornito le conoscenze tecniche per la produzione di scarpe di qualità. Ma l’obiettivo era quello di sfidare il mercato locale impegnando personale disabile, combattere la povertà e favorire l’attività produttiva per lo sviluppo di una cultura e di un’economia solidale», spiega don Albanesi.

Così è nata la cooperativa de produccion industrial del calzado “Vinicio”, con l’obiettivo di sviluppare il mercato locale; ma nel novembre 2010 le difficoltà economiche mondiali hanno spinto la cooperativa ad allargare il mercato all’Italia. Nelle Marche alcuni laboratori artigianali del Fermano, collegati alla Comunità di Capodarco e alla rete del Commercio alternativo, cuciono le tomaie arrivate dall’Ecuador su suole di para di alta qualità. Ed ecco il prodotto finale, distribuito nelle botteghe del mondo: le scarpe Tungurahua, che richiamano il modello “Clark”, casual e unisex. Abbinando «la competenza e la qualità italiana ad un progetto di integrazione sociale nel Sud del mondo».

 

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