Capodarco Ecuador


Il primo approccio di Capodarco con un partnerariato internazionale si realizzò proprio in Ecuador alla fine del 1992.

Venne instaurata una collaborazione con i responsabili del piccolo centro-socio-sanitario Cebycam di Penipe impegnato ad affrontare, con scarsi mezzi a disposizione, una situazione socio-sanitaria a dir poco precaria: povertà diffusa e percentuale elevatissima di persone con disabilità, causata in gran parte dal “gozzo endemico”. La collaborazione risultò vincente. Il suo punto di forza fu la capacità di rivolgere la propria attenzione a più variabili, dalle esigenze economiche agli interessi politici, senza contare la costante e proficua interazione tra i partner coinvolti. L’iniziativa non solo riuscì perfettamente da un punto di vista tecnico-operativo, ma  servì a definire un nuovo modello di progetto.

Dal 1993 a la CICa (Comunità internazionale di Capodarco) ha ampliato la sua attività attraverso un programma di intervento che coinvolge 4 province dell’Ecuador e  una vasta rete di soggetti locali, da quelli istituzionali come il Ministero della Salute e gli enti ecclesiali alle organizzazioni locali e di base.
L’area di intervento è cresciuta esponenzialmente coprendo più soggetti (emarginati, disabili, bambini a rischio, donne, indigeni) attraverso programmi comunitari di tipo integrato  (salute – educazione – formazione – lavoro).

Nel contempo è emersa la necessità di identificare e attuare politiche e strategie di cooperazione internazionale in grado di valorizzare le  capacità dei cittadini ad auto-attivarsi e auto-organizzarsi. Sono state avviate iniziative di collaborazione concreta tra soggetti o gruppi del nord e del sud del pianeta, dalle attività di cooperazione decentrata alla creazione di  gruppi locali, gruppi che hanno svolto e svolgono tutt’ora un’importante funzione di appoggio in favore della CICa.

La Comunità Internazionale di Capodarco interagisce attualmente in Ecuador tramite un coordinamento di ONG denominato CONFIE, un consorzio di associazioni ed enti che costituisce una delle realtà locali più affidabili nel sociale e nella lotta al disagio dei minori e delle categorie vulnerabili in genere.

Tra i migliori risultati prodotti da questa collaborazione vi è la pianificazione, nel 2000, di un progetto quinquennale, attuato in 12 municipalità e 4 regioni dell’Ecuador, finalizzato al miglioramento delle condizioni di vita dei minori svantaggiati (disabili, orfani, bambini e ragazzi di strada, infrattori) e  delle loro famiglie, agendo anche sul versante istituzionale, tramite il diretto coinvolgimento di municipalità e governo.

Nel 2008, in collaborazione con la società cooperativa Coop, è stata creata “La Zapateria”, una fabbrica per l‘inserimento lavorativo degli adulti disabili, diretta alla produzione di scarpe per la linea di abbigliamento di Coop  Solidale.

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