Capodarco-Ecuador: due comunità e un ponte di solidarietà lungo quasi 30 anni

L’impegno della Comunità di Capodarco supera i confini nazionali, uno dei primi approcci con un partnerariato internazionale si è realizzato in Ecuador alla fine del 1992, quando venne instaurata una collaborazione con i responsabili del piccolo centro-socio-sanitario Cebycam di Penipe impegnato ad affrontare, con scarsi mezzi a disposizione, una situazione socio-sanitaria precaria: povertà diffusa e percentuale elevatissima di persone con disabilità, causata in gran parte dal “gozzo endemico”.

Una collaborazione risultata vincente, il cui punto di forza è stata la capacità di rivolgere l’attenzione a più variabili: dalle esigenze economiche agli interessi politici, senza contare la costante e proficua interazione tra i partner coinvolti.  Dal 1993 a la Comunità internazionale ha ampliato la sua attività attraverso un programma di intervento che coinvolge quattro province dell’Ecuador e una vasta rete di soggetti locali, da quelli istituzionali come il ministero della Salute e gli enti ecclesiali alle organizzazioni locali e di base. L’area di intervento è cresciuta coprendo più soggetti (emarginati, disabili, bambini a rischio, donne, indigeni), attraverso programmi comunitari di tipo integrato: salute, educazione, formazione, lavoro.

Nel 2008, in collaborazione con la società cooperativa Coop, è stata creata “La Zapateria”, una fabbrica per l‘inserimento lavorativo degli adulti con disabilità, diretta alla produzione di scarpe per la linea di abbigliamento di Coop  Solidale.

La galleria fotografica è stata realizzata ad agosto 2019 durante una delle visite annuali del presidente della Comunità nazionale Vinicio Albanesi accompagnato da Riccardo Sollini (vicepresidente della Capodarco di Fermo). L’incontro per festeggiare – sabato 24 agosto 2019 – i 30 anni della Comunità ecuadoriana e ribadire il cammino comune di cooperazione, solidarietà e condivisione.