Welfare Umano su change.org: firma la campagna, per la tutela dei tuoi cari e la tua


“Welfare umano, la campagna che la Comunità di Capodarco ha lanciato a giugno del 2022
con l’obiettivo di mettere al centro della riflessione e del cambiamento quelle situazioni che riguardano povertà, disabilità, malattie, solitudini, approda sulla piattaforma change.org.

“Vorremmo coinvolgere sempre più persone (organizzazioni, gruppi, ecc…) perché questa è una campagna che ci riguarda tutti da vicino. Riguarda la tutela delle persone fragili, la tutela dei nostri cari e la nostra. L’attenzione posta da parte della Comunità di Capodarco è agli interventi di welfare, cioè a quelle azioni necessarie a garantire un tenore di vita dignitoso per tutti, anche a coloro che a causa di malattia, disabilità, solitudine, povertà o discriminazione non sono in grado da soli di vivere una situazione di benessere. La burocratizzazione degli interventi priva la persona che ha bisogno di aiuto della sua identità. Siamo altresì convinti che il bisogno di cura non si può omologare. L’impostazione di un welfare ‘umano’ deve consentire all’individuo, nella fase più fragile della propria esistenza ‘di vivere la vita, la più felice possibile'”.

“L’adesione è aperta a tutti, persone singole, organizzazioni, gruppi ecc. Quello che chiediamo (oltre alla partecipazione a eventi e proposte) è sostenere la causa e gli obiettivi riassunti nella pagina dedicata alla campagna ed elencati nel MANIFESTO. Questo è un appello rivolto a tutte le donne e tutti gli uomini che vivono nei territori, rivolto a chi ha problemi di autonomia o familiari in difficoltà. Partecipare alla realizzazione di un welfare più ‘umano’ – con interesse e responsabilità – vuol dire contribuire alla vita sociale del paese. Un impegno importante che diventa simbolo di civiltà. Per una vita sociale ‘comunitaria’ e non competitiva, convinti che l’aiuto reciproco non è un gesto di gratuità, ma di necessità”.

Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco: “Il rispetto della persona e della sua storia, la cura adeguata, l’impegno a una presa in carico che non metta mai a repentaglio la dignità dell’individuo fragile e tenga sempre al centro dell’intervento, la proposta verso una vita bella, che, nonostante le difficoltà, può essere recuperata”.

Arriviamo a 100 firme: “Una società in armonia è un bene che non esclude nessuno”

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