Welfare Umano. Io aderisco perché. Gina Tonucci: “L’attuale modello di società a me fa paura”

 

Avviata a giugno del 2022 dalla Comunità di Capodarco la Campagna sta piano piano diventando sempre più una realtà concreta. Raccontiamo le prime adesioni ad un Manifesto che parla al cuore delle persone, soprattutto di coloro che, come Gina Tonucci della Comunità di Capodarco, dedicano un’intera vita al sostegno delle persone in difficoltà fisica e psicologica

Gina Tonucci e l’indimenticabile Tonino Scognamiglio

“Non ci sarebbe bisogno di scriverlo perché trapela in tutto il popolo in difficoltà, fragile e sofferente basta seguire qualche dibattito, leggere i sondaggi e i giornali. Noi del Terzo settore siamo molto sfiduciati rispetto all’operato della politica tutta e non vediamo neppure un lumicino per il cambiamento come lo intendiamo, perché nei contesti delle programmazioni socio-sanitarie prevale il calcolo, il bilancio preventivo e consuntivo, i posti letto a cascata (come le poltrone di un treno veloce) le risorse economiche individuali, le categorie sanitarie, l’organico e le strutture a norma. Solo che abbiamo dimenticato la persona che è ancora viva”. Sono le parole di Gina Tonucci, che ha scelto la vita comunitaria sin dagli inizi della nascita della realtà di Capodarco di Fermo. La sua è stata una vita interamente dedicata all’altro. Gina ha deciso di condividere il perché ha scelto di aderire alla Campagna Welfare Umano, avviata a giugno del 2022 dalla stessa realtà dove da poco ha festeggiato i suoi 77 anni.

“Il nostro slogan degli anni ‘70 ‘la persona al centro’ è stato seppellito perché sovrastato da tanti altri slogan e furbizie amministrative- confida Gina Tonucci-. Personalmente credo che la politica centrale e regionale possono cambiare rotta sulle fragilità solo se la futura progettualità sarà condivisa con chi è direttamente interessato o con chi ha le mani in pasta da tanti anni altrimenti si possono sprecare soldi, fare scelte sbagliate a danno delle singole persone e si possono arricchire quelli che stanno già molto bene. L’attuale modello di società a me fa paura”.

Abbiamo chiesto a Gina di elencare in punti le motivazioni della sua Adesione alla Campagna:

  • Contro le leggi ingiuste a danno delle vite umane fragili per qualsiasi motivo e sventura
  • Per fedeltà al testamento di don Lorenzo Milani che recita: “I Care, mi importa” contrario al motto “Me ne frego” (degli altri)
  • A nome di A.M. che, con l’aiuto della Comunità di Capodarco cerca di districarsi nella sua confusione mentale e sorridere quando è vicino a chi gli vuole bene. Il suo problema più grande non è l’attuale disabilità fisica ma il vuoto di formazione e accompagnamento nella giovinezza che ha limitato quasi del tutto la sua autonomia e libertà
  • A nome di tutti gli anziani vicini alla non autosufficienza perché in quello stato di salute, per necessità e involontariamente si diventa tutti oggetto del mercato dell’assistenza. Dopo un lungo peregrinare, di documentazioni, di verifica dei redditi (Isee dove deve essere scritto tutto, eccetto i vestiti che porti) un funzionario firmerà la sua destinazione per gli ultimi anni della vita
  • Per me stessa perché, al primo traballare della salute, non sarò io a decidere il domicilio più adatto al mio trascorso di vita ma sarà la famosa lista di attesa che in un minuto di ricerca sul computer dirà quale sarà in quel momento il primo letto libero a livello regionale
  • Per sognare una proposta alternativa per il terzo settore
  • Per rispettare la dignità di ogni persona ma veramente, non a parole
  • Per focalizzare le risorse residue di ogni persona attraverso progetti personalizzati e finanziarli
  • Per non appiattirsi solo sulla cura, ma fare proposte di vita alternativa, di relazioni umane che continuano dopo un evento avverso
  • Di professionalità alte (pensionati ed energie vive) da utilizzare anche nel volontariato.
  • Animazione, condivisione, vita di relazioni e quindi attività fuori dalle strutture sanitarie (vacanze, concerti, mercato, cene tra parenti, amici vecchi e nuovi, ecc.) completano il percorso di recupero sanitario e riabilitativo che da solo darà risultati limitati.

Queste le domande che Gina pone alla Campagna Welfare Umano

  • Cosa intendiamo oggi per diritto “al benessere di ogni persona”?
  • Qual è la proposta innovativa e irrinunciabile?
  • Quale priorità ha la persona su altri temi meno importanti ma che succhiano tanti miliardi?
  • Si possono creare esperienze pilota (finanziate dallo Stato) per formulare le future leggi dal basso e dai diretti interessati che hanno idee molto più chiare e meno costose?

“Voglio concludere con una frase del cardinale Carlo Maria Martini di cui ho letto molti libri ed ho avuto il piacere di condividere con lui una intera settimana qui a Capodarco quando ha voluto fare una immersione diretta nella nostra quotidianità- ci dice Gina Tonucci-. Martini ci ha lasciato dieci anni fa ma ci ha raccomandato di essere sempre vigili sull’operato umano: ‘Il livello di allarme si raggiunge quando lo scadimento etico della politica non è neppure più percepito come dannoso’”. È l’invito all’”interessarcene” che Gina rivolge a tutti noi.

La Campagna sta piano piano diventando sempre più concreta perché parla al cuore delle persone.
Seguite il sito www.welfareumano.it e aderite…
Riguarda ognuno di noi