Sinodo: Albanesi, ortodossia vincerà su ‘pastoralità’. Difficile aspettarsi aperture o innovazioni straordinarie”

(ANSA) – ROMA, 5 OTT – Papa Bergoglio “si muove nel segno della tradizione
della Chiesa più di quanto possa sembrare, ma allo stesso tempo esalta il
lato pastorale della religione cristiana e dunque l’accoglienza per la
persona”. Ad analizzare così il Sinodo sulla famiglia che si è appena aperto
in Vaticano è mons. Vinicio Albanesi, responsabile della Comunità di
Capodarco. “L’ortodossia, il rispetto delle regole, da sempre richiesti ai
vescovi, non vanno d’accordo con la ‘pastoralità’. Dunque – spiega Albanesi
– sarà difficile che dal Sinodo ci si possa aspettare aperture e innovazioni
straordinarie”. Secondo il sacerdote, considerato da sempre un ‘prete di
strada’, “papa Francesco anche se sembra rivoluzionario nelle sue azioni,
nei gesti, nella sua irritualità, teologicamente è nella linea della
tradizione, ma convinto che ciò non deve rappresentare una forma di
immobilismo”. “Dunque professa innanzitutto l’accoglienza per la persona che
– aggiunge Albanesi – va aiutata e, se necessario, perdonata. Ciò anche al
di là dei principi che rimangono quelli che sono”. “Una visione, questa,
tipica della Chiesa latino-americana – dice ancora il sacerdote – a cui la
Chiesa occidentale è ostile”. Infine, “per come sono stati scelti i
partecipanti al Sinodo, per la formazione cui sono, da sempre, chiamati i
vescovi, cioè l’ortodossia, il rispetto dei principi più che la pastoralità,
credo – conclude Albanesi – che l’accoglienza predicata da Bergoglio possa
difficilmente essere adottata”.(ANSA).
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