Recentemente, anche per la diffusione degli smartphone, sono giunti gli auguri di Ferragosto. Per la verità una novità. Negli anni trascorsi non erano mai giunti auguri in tal senso. Qualcuno, più attento, ha messo insieme gli auguri per la festa dell’Assunta e per quella di Ferragosto insieme. La storia dice che tale festa pagana risale addirittura ad Augusto, imperatore romano. Un periodo di pausa per il calore della stagione, ma anche per una quiete da vivere senza lavoro e senza impegni. La Chiesa ha messo del tempo per “santificare” questa tradizione. All’inizio del VI secolo d.C. appaiono le prime liturgie che narrano la “dormizione” della Madonna. Solo qualche tempo dopo, nell’VIII secolo, la festa del 15 Agosto fu adottata nella Chiesa di Roma. Nel 1950 Pio XII definisce dogmaticamente l’assunzione al cielo di Maria.
Il contrasto tra il “periodo di quiete e di riposo” e la devozione in tempi recenti si è acuito fino ad interpretare la stessa giornata in modi molto diversi. Una festa condita da viaggi, ferie, riposo e da processioni, devozioni, preghiere. In alcune parti del mondo ambedue le interpretazioni sono vive e partecipate. La distanza tra l’interpretazione religiosa e quella laica è enorme; per alcuni versi anche violenta. Nella liturgia della solennità del 15 Agosto, è proposto il brano del Magnificat, le cui parole significative sono: «Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e grande il suo nome; [Dio] ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili».
La distanza tra le due interpretazioni (laica e religiosa) offre la misura della diversità della concezione personale e sociale. La civiltà del benessere spinge alle competenze, alle ricchezze, alla salute, alla visibilità. La proposta evangelica appella alla fratellanza, all’uguaglianza, invocando l’umiltà. Nei tempi recenti si parla spesso di “secolarizzazione”, di scarso appello della religione, andando a misurare i numeri delle frequenze ai sacramenti (Battesimi, Matrimoni, Messe domenicali …).
A leggere con onestà questi dati si giunge alla conclusione che la proposta religiosa cristiana è rifiutata. Non solo non è più attrattiva, ma non è presa in considerazione. Per qualcuno anche ingiusta. Il comune sentire aspira a una vita sana, alla ricchezza senza limiti, a competenze raffinate. Gli umili, come sono chiamati dal testo dell’Evangelista Luca, sono destinati ai lavori faticosi, manuali, senza regole e senza adeguati compensi per le fatiche. Né tali condizioni sono messe in discussione: i lavoratori sottoposti ai caporalati, i suicidi in carcere, i disoccupati, i senza casa, gli addetti al commercio, gli immigrati in genere non hanno diritti.
Non c’è nessuna corrispondenza tra l’evoluzione dei diritti personali in ogni campo della vita delle persone. La frattura tra chi sta bene e chi sta male è totale: il Papa è solo nell’implorare misericordia, fraternità, pace. Molti dimenticano che la vita non è solo felicità e benessere, ma anche malattia, vecchiaia, disgrazia, solitudine. Un’ondata adolescenziale, indice di immaturità, sembra aver invaso la vita degli adulti ai quali piace sognare.