“Senza conservanti” la rubrica di Vinicio Albanesi. N.52 – CONSULENTI DI CHE E PER CHI?

La vita complessa della nostra epoca sembra esigere consulenti per qualsiasi cosa: un utensile, un’auto, la casa da comperare, un aiuto per il figlio adolescente, una crisi coniugale… Senza consulenti sei costretto a interrogare la rete, la quale, essendo pubblicitaria, quasi mai è affidabile: è come chiedere all’oste se il suo vino è buono. In alternativa c’è il passaparola: chi ti risponde racconta la sua storia che non collima mai con la tua e risulta dunque incerta.

I consulenti sono di due razze. C’è chi lo fa per professione. Per qualsiasi materia, per qualsiasi argomento: a prezzo stabilito. Occorre una secondo approfondimento per conoscere la media del costo della consulenza. Le cifre oscillano, anche vistosamente. Chi agisce per professione è sicuro; si addentra nella materia. Fa da specchio: mai che si azzardi a dirti la scelta da fare. Non hai nemmeno i parametri con cui misurarti: se è bravo ben per te; se non serve, speranza disattesa.

Il secondo filone di consulenti non ricorre ai titoli, ma all’esperienza. Ti ascolta e ti fa partecipe delle sue conoscenze. E’ meno dettagliato, ma più autorevole perché dalla vita ha raccolto grande saggezza. E’ difficile da trovare perché, non essendo un professionista, non si affida al mercato.  Non è lucrativo e confessa, sin da subito, in che cosa può essere utile.

La consulenza è da distinguere dalla scienza: quest’ultima si basa su solide basi di ricerca e di verifiche. Non tutte le scienze sono esatte; frutto di approfondimenti sono in evoluzione: continua e incessante, con sempre nuovi risultati. Anche la matematica, pur essendo i numeri all’apparenza non misurabili, è soggetta a studio. Alcune suggestioni dei consulenti corrispondono alla scoperta dell’acqua calda. Per dimagrire devi mangiare di meno; per accreditare una struttura di servizio devi seguire il manuale di riferimento; per acquistare la lavatrice leggi accuratamente le caratteristiche.

 

Si può essere consulenti di sé stessi, ad alcune condizioni. Informazione, riflessione, decisioni che tengono conto di tutte le varianti nascoste. Emozioni, relazioni, circostanze dimenticate o sottovalutate. La prassi molto utile è riflettere sugli errori commessi: chiedersi perché una decisione è stata presa; la sincerità dell’esame fa evitare futuri sbagli. L’errore fa parte della vita. Occorre tenerne conto, senza aspettare che sia il consulente a guidarti.