Riccardo Sollini presenta “Frammenti di solitudine”, confessioni d’amore (e di fuga) di un “figlio della Comunità”

Cosa significa essere “figli” della Comunità di Capodarco e cosa comporta crescere in un ambiente come quello? Quali riflessioni nascono da chi si è trovato a condividere spazi di vita comuni e “incontri con persone diverse”? A queste e altre domande proverà a rispondere Riccardo Sollini, direttore della Comunità di Capodarco di Fermo, che Sabato 18 dicembre alle ore 18 (nel tendone di Piazzale Azzolino a Fermo allestito per gli eventi di Natale) presenterà il suo libro “Frammenti di solitudine. Storie e Pensieri di figli della Comunità di Capodarco”. Edito da Pendragon, il libro è uscito nel 2020, in piena pandemia, e racconta appunto  la storia dell’autore e della sua infanzia, trascorsa all’interno di Capodarco, fino all’età adulta votata ad aiutare gli altri, anche in Paesi esteri.

“Il libro è uscito lo scorso anno – racconta Sollini- ma considerando che è uscito nel momento peggiore della Pandemia…per il marketing non è proprio il massimo. Però ho deciso di fare una presentazione pubblica. Credo sia in occasione per raccontare la Comunità di Capodarco da dentro dagli occhi di tanti che, come me, sono cresciuti li. Sarà una chiacchierata e un racconto che farò con la giornalista Angelica Malvatan e una cornice musicale di Julian e Pablo Corradini. Il tutto grazie alla Coop Alleanza 3.0 e all’assessore alla Cultura del Comune di Fermo, Micol Lanzidei. Che dire? non potevo pensare luogo migliore per la presentazione di un tendone da circo, in cui i giri di giostra sono continui accompagnati da un velo di fantasia, di leggerezza e di tristezza cercando sempre di rimanere bambini. Se avete voglia siamo lì”.