RIPENSARE LA FAMIGLIA. Per un cambio di passo nella Chiesa

La centralità della famiglia non può rimanere uno slogan, ma deve concretizzarsi nella legge della Chiesa, nella liturgia e nella pastorale rompendo monopoli che già le indicazioni del Concilio Vaticano II avevano suggerito di superare. Questa è la convinzione di don Vinicio Albanesi, «prete di strada» da sempre attivo nelle «periferie» care a papa Francesco, ma anche canonista e parroco di una piccola comunità di duecento famiglie, che – con le sue variegate e a volte complicate storie familiari – rispecchia un po’ il mondo, almeno quello occidentale. Punto di partenza di questa riflessione è la prima tappa del cammino indicato dal Papa alla Chiesa, il Sinodo straordinario del 2014, che ha espresso preoccupazione per la «crisi» della famiglia, ma non ha suggerito proposte concrete, con- fermando dottrine che nessuno ha mai masso in discussione e limitandosi a esprimere misericordia e accoglienza. Le tesi sostenute in questo libro, apparentemente semplici, sono in realtà complesse, in quanto richiedono una revisione dello schema che, da almeno cinque secoli, è stato elaborato a supporto del matrimonio cattolico. Nessuna «eresia», ma un tentativo di riportare il matrimonio a ciò che è per la Chiesa: un «sacramento nuovo» voluto da Cristo. Il Sinodo dell’ottobre 2015, per essere efficace, deve cambiare passo e promuovere la famiglia cristiana a protagonista della vita della Chiesa, riscoprendo il senso profondo del sacramento del matrimonio, Don Vinicio espone, – con la sincerità chiesta dallo stesso Francesco – le sue proposte, fondate sulla dottrina e sulla prassi, nella speranza che le indicazioni del prossimo Sinodo giungano come una «buona notizia» per tutti.