Per rispondere alla solitudine “costruiamo comunità”

Il senso della solitudine e l’importanza della connessione umana

“Ieri sera stavo leggendo un libro, si chiama ‘Solitudine’ di John Cacioppo, uno scienziato americano che ha speso tutta la sua vita a studiare l’essere soli e il sentirsi soli. Mi ha colpito molto il passaggio in cui parlava di come la solitudine, il sentirsi emarginati attiva la stessa parte del cervello di quello che fa sentire dolore”. Il direttore della Comunità di Capodarco di Fermo, Riccardo Sollini, si sofferma a riflettere sul dolore della solitudine che, come spiega Cacioppo è qualcosa di ben radicato nella nostra biologia che coinvolge anche il corpo.

“Continuando a leggere, un altro pezzo del libro – racconta Sollini -, mi ha come bloccato, in quanto l’autore, nei suoi studi, sostiene che al di là dei geni, al di là del come siamo biologicamente, abbiamo sempre la possibilità e la capacità di cambiare la nostra situazione di solitudine.  Di fatto, possiamo scegliere e trovare il modo di guardare il nostro essere con altri occhiali. Il mezzo per fare tutto questo è la connessione sociale. Ho riflettuto molto su questo passaggio e sulle tante vite incrociate in questi anni di Comunità; mi sono accorto di come il valore dello stare insieme abbia una base di forza importante che permette di trovare coraggio per guardare avanti. Dopo il Covid, con la sensazione crescente di guerra, mai come oggi è centrale trovare relazioni, trovare connessioni umane”.

L’essere umano ha bisogno dell’altro, abbiamo bisogno di empatia, cooperazione, rete e legami, “costruiamo connessioni sociali e relazioni, per cercare nel nostro piccolo, di guardare al domani, se non altro nel pensiero di non essere soli. ‘Costruiamo Comunità’, fatte di persone, per un urlo di libertà che scaldi questo Primo Maggio 2022″.

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