CAPODARCO DI FERMO – È on line la nuova Carta dei servizi dell’associazione Mondo minore. Ne pubblichiamo ampi stralci, mentre il testo completo si può scaricare in formato pdf: Carta_servizi_definitiva set. 2014.
«L’allontanamento del minore dalla famiglia, presupposto di un affido, è per il minore un evento sempre traumatico, pur nella sussistenza delle motivazioni che lo hanno determinato. Nella famiglia, come sistema relazionale e simbolico, il bambino realizza, specie nei primi anni di vita, la costruzione della propria identità, la primaria soddisfazione al bisogno di sicurezza, sviluppa l’autostima e la capacità di essere autonomo e creativo, interiorizza i valori sociali e gli stili di vita tipici del proprio sistema sociale», si legge nel documento, che prosegue: «Riconoscendo la validità di questi presupposti, l’Associazione si propone di intervenire compensando le difficoltà della famiglia di origine a rispondere alla soddisfazione dei bisogni del minore e la fragilità che ne è derivata, attraverso l’accoglienza in ambienti di tipo “familiare”, siano essi famiglie vere e proprie o comunità. In questi ambienti il minore può vivere in un clima di confronto e di dialogo, che permette la ricostruzione di una vita normale mediante regole di convivenza, organizzazione della giornata, educazione, studio, lavoro. Attraverso la tutela della sua salute e l’offerta di condizioni di vita confortevoli ed occasioni di studio, di lavoro, di partecipazione ad attività di associazioni formative, sportive, culturali, ricreative, etc., il minore sarà stimolato a sviluppare la propria personalità, le proprie vocazioni e capacità. Ogni intervento dell’associazione si basa sul riconoscimento e rispetto dell’identità, della cultura, delle origini del minore, sulla considerazione delle sue opinioni e dei suoi sentimenti, sulla tutela della sua informazione e della consapevolezza di tutte le situazioni che vive. Le modalità di affido praticate dall’Associazione garantiscono la completa presa in carico del ragazzo e si ispirano ad una cultura dell’accoglienza che implica condivisione e progettualità. La capacità di ascolto dei bisogni dei bambini, l’atteggiamento presente ma non direttivo o invadente, la mediazione nella soluzione dei conflitti, il messaggio in prima persona etc., sono pratiche attraverso le quali l’Associazione mette in pratica il proprio metodo educativo. L’orientamento degli operatori dell’Associazione è volto ad offrire un atteggiamento realmente positivo e di ascolto rispettoso, attento, dialogante verso i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, che apre all’incontro e alla promozione del loro protagonismo e della cultura della responsabilità personale».
Inoltre, «laddove è possibile, e in accordo con i Servizi Sociali, l’Associazione mira a coinvolgere la famiglia di origine, collaborando con essa per educare ad un equilibrato e corretto rapporto con il minore, sia per consentirgli di rientrarvi, sia per garantirgli un’autonoma gestione della propria vita. L’Associazione vuole farsi promotrice di una cultura della legalità, di rispetto dei diritti degli altri, di responsabilizzazione».
L’Associazione organizza e gestisce i seguenti tipi di strutture:
a. Comunità familiare: Comunità familiare Beato Giovanni della Verna a Corridonia (MC), per accoglienza a medio- lungo termine di minori da 7 a 12 anni per numero 4 posti; l’attività della comunità familiare è legata alle attività della rete delle famiglie affidatarie.
b. Rete di famiglie, per accoglienza a medio-lungo termine di minori da 0 a 12 anni. L’attività della Rete delle Famiglie affidatarie si sviluppa in una serie di settori:
– Accoglienza e progetti educativi personalizzati;
- – Sostegno alle famiglie: conoscenza nuove famiglie, accompagnamento (visite, telefonate, incontri), “vicinato solidale”, uscite e momenti conviviali
- – Formazione: incontri di conoscenza, scambio e approfondimento su diverse tematiche, convegni e seminari, lavori di gruppo
- – Rapporto con i Servizi e con il Tribunale: supporto all’abbinamento e al Progetto educativo, incontri, telefonate, relazioni
- – Promozione rete: Contatti con enti, associazioni e parrocchie per organizzare incontri di informazione e sensibilizzazione
- – Supporto educativo: all’occorrenza, su esigenza e domanda della famiglia affidataria
- – Attività con bambini e ragazzi: incontri, animazioni, occasioni conviviali, gite.
c. Comunità educative:
– Comunità educativa Mondo Minore
C/da Misericordia Porto san Giorgio
telefono e fax: 0734 678962 – cellulare: 346 0085528
e-mail: mondominore@virgilio.it
caratteristiche: accoglienza a medio-lungo termine di minori maschi italiani e stranieri da 14 a 21 anni per n. 10 posti.
– Comunità educativa Sant’Anna
Via Giammarco 41 – 63900 Fermo
telefono e fax: 0734 909508 – cellulare: 346 0085699
e-mail: mondominore@virgilio.it
caratteristiche: accoglienza a medio-lungo termine di minori (maschi e femmine) da 9 a 13 anni e madri in difficoltà per n. 10 posti.
L’attività di Accoglienza Residenziale in comunità per minori e ragazze madri si è progressivamente articolata in una serie di opportunità per rispondere ai diversi bisogni del territorio sia per minori con procedimenti civili sia con procedimenti penali e per ragazze madri articolandosi in vari settori:
- – Accoglienza e predisposizione di progetti individualizzati secondo il percorso;
- – Incontri di formazione per gli educatori e scambio di metodologie con altre realtà;
- – Rapporti costanti con i Servizi territoriali ( Servizi Sociali, UMEE, Consultori) con i Tribunali per i Minorenni, Procure Minorili, Centri Giustizia Minorile e loro Servizi Sociali (USSM);
- – Collaborazione con altri enti del territorio ( Centro per l’impiego, Scuole, Associazioni sportive, Scuole);
- – Collaborazione con le famiglie di appartenenza per gli adolescenti;
- – Supporto psicologico per tutti gli accolti;
- – Attività ludico ricreative con tutti gli accolti.Grazie all’articolazione nelle sue strutture di accoglienza per minori, l’Associazione Mondo Minore – ONLUS può accogliere minori di tutte le età, sia maschi che femmine. In ogni affidamento ricevuto l’Associazione garantisce la completa presa in carico del bambino o ragazzo e il suo inserimento scolastico o lavorativo, attraverso una fitta rete di rapporti con le realtà del territorio; tutte le strutture favoriscono qualsiasi attività di relazione sociale e del tempo libero, sia essa sportiva, di svago, culturale, etc.
a) Comunità familiare
La comunità familiare si caratterizza per l’accoglienza di un ristretto numero di minori da parte di una famiglia con figli. La scelta di gestire la comunità familiare da parte di una famiglia che garantisce l’accoglienza per 24 ore al giorno, per tutto l’anno, va nel senso di mantenere una dimensione realmente familiare anche se è previsto il sostegno di operatori retribuiti e di volontari; garantire la continuità educativa, cioè la presenza costante di “poche” significative figure di riferimento che favoriscano la formazione di una relazione affettiva significativa, è importantissima per i minori fino a 12 anni di età, ai quali le comunità familiari sono rivolte. Gli obiettivi di favorire lo sviluppo del minore, il potenziamento dell’autonomia e il rafforzamento dell’identità personale sono perseguiti, in termini concreti, utilizzando per gli interventi, i fatti della vita quotidiana, dai più consueti e ricorrenti ( come il consumo dei pasti, il riordino dei materiali, il gioco collettivo, la cura della persona, le gite…) ai segnali espliciti ed impliciti di disagio ( bisogno di affettività, rifiuto degli impegni, trasgressione delle norme di convivenza).
b) Rete di famiglie
La rete di famiglie è formata da famiglie che si rendono disponibili ad accogliere un minore o a sostenere e collaborare con famiglie che fanno accoglienza. Il lavoro in rete è svolto dall’assemblea delle famiglie, che si ritrovano periodicamente in momenti di confronto e di formazione, e da una équipe formata da quattro figure, due esperienziali e due professionali, che svolge il ruolo di coordinamento formativo e di supporto educativo. Il collegamento in rete consente un confronto e una crescita continui, la possibilità di sostenere una famiglia con un affidamento problematico anche sollevandola da questo, la possibilità di offrire ai Servizi una molteplicità di risposte alla domanda di affidamento di minori.
c) Comunità educative
La comunità educativa si caratterizza per una organizzazione di vita di tipo familiare e per la presenza di una équipe educativa di operatori che condividono i tempi e gli spazi della comunità; la turnazione degli operatori avviene ogni 24 ore (dalle 9,00 alle 9,00 del giorno successivo), in modo da favorire la programmazione e il completamento delle attività di una giornata con lo stesso riferimento educativo. L’accoglienza nella comunità è finalizzata a rafforzare nel minore la sicurezza e la consapevolezza delle proprie qualità e possibilità e le capacità relazionali; quando l’affido prevede il rientro in famiglia si programmeranno, in accordo con i Servizi Sociali, incontri con la famiglia di origine, per favorire il recupero di un rapporto equilibrato tra i componenti e un’assunzione di responsabilità reciproca; quando l’affido non prevede il rientro o si è alle soglie della maggiore età, l’équipe educativa, così come per i minori stranieri, attiverà una serie di percorsi che portino all’autonomia, alla formazione di una cultura del lavoro, alla graduale indipendenza economica, alla capacità di decidere e gestire la propria vita. L’Associazione offre la presenza di una équipe che garantisce la continuità e il completamento del percorso educativo avviato con l’affido e il completo inserimento sociale e lavorativo.