Il commento alle letture della domenica “Figli del giorno”, da oggi sarà pubblicato sul sito della Comunità di Capodarco, non più su Redattore Sociale.
Con il brano di oggi il Vangelo di Luca fissa i contenuti essenziali del messaggio di Gesù. La prima Lettura si rifà ad Esdra, un sacerdote che guidò il popolo ebraico dalla deportazione di Babilonia. Con una manifestazione solenne riprese le Scritture e le sistemò per farle diventare stabile parola di Dio. Un momento particolare della ripresa della vita religiosa, dopo la deportazione.
Per molti giorni, vi furono feste. Fu quindi rinnovato il Patto sancito dalla concessione della Torah, data da Dio a Mosè, per l’osservanza delle leggi e dei comandamenti divini. Venne completato il rituale per le celebrazioni nel Tempio, e quindi tutto fu pronto per la consacrazione delle mura che erano state distrutte da Nabucodonosor II. Il tempio era rifiorito e furono fissati i riti da svolgersi in esso. Come se si trattasse di un nuovo periodo religioso, dopo la triste esperienza dell’esilio.
Da qui il Salmo che, senza tentennamenti, loda la legge di Dio:
«La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti».
Giudei o Greci, schiavi o liberi
Il brano di San Paolo si preoccupa dell’unità delle prime comunità cristiane. Ricorre all’immagine del corpo per affermare: «Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra». Si avvertono le prime avvisaglie di separazioni e di confusione nella direzione delle comunità. Nell’immagine del corpo pone maggiore attenzione alle parti fragili: «Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre».
Accurate ricerche
L’inizio del Vangelo di Luca è chiaro e perentorio. Contiene due passaggi importanti. L’evangelista si è informato e vuole scrivere la storia di Gesù dopo essersi documentato. «Anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto». Non narra una storia precisa come oggi si potrebbe intendere. Infatti i critici hanno rivelato delle imprecisioni e delle incongruità: si avverte la “mancanza di familiarità con la geografia della Palestina e con diversi usi di questo paese” e, nei resoconti sulla vita di Gesù, “talvolta rivela una profonda indifferenza per la loro cronologia o per la loro collocazione topografica».
A lui interessa, rivolgendosi ai gentili. A Nazaret, suo paese natale, entrato nella sinagoga proclama la sua missione:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Si nota il luogo (la sinagoga), la solennità e infine il messaggio.
L’annuncio è tratto dal libro di Isaia. Significa continuità nella religiosità di liberazione, con particolare attenzione a tutti, nell’ambito della religiosità.
26 Gennaio 2025 – Anno C
III Domenica Tempo ordinario
(1ª Lett. Ne 8,2-4a.5-6.8-10- Salmo 18 (19) – 2ª Lett. 1Cor 12,12-30 – Vangelo Lc 1,1-4;4,14-21)