Minori e madri in difficoltà, a Cupra Marittima è tutto pronto per l’inaugurazione di “Casa Maddalena”

Una casa ampia e confortevole nella quale proseguire nel migliore dei modi la mission dell’accoglienza di minori, anche accompagnati dalle mamme, ragazze in difficoltà e ragazze madri vittime di violenza. È tutto pronto a Cupra Marittima (AP) per il taglio del nastro della realtà educativa “Casa Maddalena”, struttura dell’Associazione Mondo Minore della Comunità di Capodarco che è già operativa dallo scorso luglio dopo il trasferimento dalla sede di Valmir di Petritoli. Casa Maddalena si trova nel centro di Cupra Marittima e verrà inaugurata mercoledì 13 ottobre alle ore 10.30, saranno presenti oltre al presidente e al direttore della Comunità di Capodarco, Mons. Vinicio Albanesi e Riccardo Sollini, anche le autorità del territorio tra cui il sindaco di Cupra Marittima, Alessio Piersimoni, e l’Arcivescovo di San Benedetto del Tronto, Mons. Carlo Bresciani. L’immobile è stato concesso in comodato d’uso dalla famiglia Ciccarelli, da sempre vicina a progetti di solidarietà, e attualmente ospita 4 mamme con altrettanti figli e 2 adolescenti di 16 e 17 anni.

“Le prime sensazioni sono estremamente positive – ha spiegato il coordinatore della struttura Matteo Ferroni -, abbiamo trovato un territorio maturo e predisposto sia in termini di accoglienza che di reinserimento lavorativo per le mamme che vivono in comunità. Anche il sistema scolastico sembra recepire bene le esigenze e i bisogni dei minori. Il dialogo è sempre costante con le realtà territoriali dalle quali abbiamo potuto apprezzare un clima ideale e funzionale alla nostra idea di accoglienza, per una madre che decide di iniziare un percorso così delicato è fondamentale vivere in un ambiente conciliante e protettivo. Vorrei fare un ringraziamento particolare alla famiglia Ciccarelli e in particolar modo a Giulia Invitti per aver sposato la nostra visione di accoglienza mettendo a disposizione questa bellissima struttura”.

Proprio Giulia Invitti si è fatta promotrice dell’iniziativa di mettere a disposizione di una fragilità così delicata la villa dell’800 di proprietà della sua famiglia da lontane generazioni: “In questa casa ha abitato per molti anni mia madre Maddalena, una volta ereditata da noi figli abbiamo provato a venderla ma senza successo – ha raccontato Giulia Invitti -. Un giorno poi ho capito che per questa casa dovevo fare qualcosa di diverso e speciale senza svalutarla o trascurarla, poterla mettere a disposizione di chi ha bisogno di aiuto e di sollievo è stata la scelta giusta, nel solco delle energie positive delle persone che nel corso degli anni hanno abitato Casa Maddalena. Dopo aver contattato molte altre associazioni ho conosciuto la realtà della Comunità di Capodarco e ne sono subito rimasta affascinata, è nata una grande amicizia che prosegue ancora oggi e insieme siamo arrivati a questo risultato sposando in pieno la missione di sostenere fragilità e percorsi di vita così delicati come quelli di mamme e minori in situazioni difficili”. Oltre al responsabile Matteo Ferroni, Casa Maddalena può contare sulla professionalità di sette educatori e di una psicologa-psicoterapeuta. (marco donzelli)