L’inizio della Quaresima porti saggezza e serenità: ne abbiamo tutti bisogno

La prima Lettura ricorda la storia del popolo ebraico. Gli ebrei  erano erranti, fatti schiavi in Egitto. Dio si impietosì del suo popolo e lo liberò. Ogni anno celebreranno una festa per ricordare la loro storia.

La cesta dei doni

Da qui l’offerta delle primizie in segno di riconoscimento e di liberazione nei confronti del proprio Dio che si preoccupò di loro.

Da qui un duplice sentimento: ringraziare e permettere che la loro libertà si mantenga in nome di Dio. Un rito che rende viva la fede nel Dio che i loro padri onorarono e che loro sono chiamati a ricordare.

Già dalla storia israelitica si ricorda la liberazione. Cristo porterà a compimento questa indicazione, insistendo sui legami che opprimono l’uomo, impedendogli la vera libertà.

Le tentazioni oggi

Il Vangelo delle tentazioni è posto all’inizio della Quaresima per indicare gli ostacoli che impediscono la via evangelica. Genericamente si può parlare di tentazioni del potere. Con un po’ di coraggio si possono legare le tre tentazioni anche all’oggi.

La prima «: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane» si può interpretare come materializzazione di ogni elemento della vita. Il pane, per essere tale, ha un lungo processo che dal grano, dopo la lievitazione, si cuoce per essere commestibile. Chiedendo che pietre diventino pane è possibile solo acquistando quelle pietre. E’ la materializzazione nella nostra vita di ogni sentimento, mestiere, necessità. Con il denaro è possibile acquistare tutto, eccetto i sentimenti i soli che possono essere gratuiti. Per il resto, anche le consulenze mediche, tecniche, materiali, spostamenti, conoscenze sono acquistabili. Di gratuito è rimasto molto poco, spesso dipendente anche dalla ricchezza.

La seconda tentazione « Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio, se mi adorerai» è l’abbandono di ogni riserva spirituale per porre l’attenzione a ciò che è materiale, tangibile, con un valore di ricchezza.

Una tentazione che sta diventando cultura: tutto vale se è convertibile in ricchezza. Con il contrario: se sei ricco sei importante, credibile, rispettato, ricordato.

La terza tentazione può essere legata alla tecnica: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano».

E’ la tentazione della tecnica: con le ricerche, con le scienze, con le scoperte, il mondo non ha più misteri. Possono essere scoperti e gestiti.

Salmo dice altro:

«Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

La differenza tra la visione laica e quella religiosa è infinita. Non si tratta soltanto di dettagli e di interpretazioni, ma di dare senso alla propria vita.

Ogni essere vivente è limitato, ha il tempo di vivere che la natura gli concede, non ha conoscenze infinite, è circondato da misteri. Proporsi come essere onnipotente è ridicolo, oltre che falso. Eppure, nella sua identità che pure offre dentro di sé possibilità superiori, non si limita, per andare oltre i confini dell’esistenza. In realtà siamo al termine di una fase storica che non promette benessere all’infinito. 
Torna in mente l’albero della vita del giardino dell’Eden. Era il limite che non può essere superato dall’essere umano, sia uomo che donna, perché si ritroverà “nudo”: senza uscita perché sperimenterà limiti e delusioni.

L’inizio della Quaresima porti saggezza e serenità: ne abbiamo tutti bisogno in momenti difficili, chiamati di transizione.

9 Marzo 2025 – Anno C
I Domenica di Quaresima
1ª Lett. Dt 26,4-10 – Salmo 90 (91) – 2ª Lett. Rm 10,8-13 – Vangelo Lc 4,1-13)