BOLOGNA – Le patologie correlate alla tossicodipendenza, come Hiv ed epatite C, delle persone accolte in comunità terapeutiche? Nelle Marche sono «maggiormente concentrate sulle fasce di età che vanno dai 36 ai 50 anni. Anche se le ragazze giovani risultano più esposte ad infezioni rispetto ai coetanei maschi, tuttavia il loro numero in carico ai servizi sociali risulta inferiore rispetto a quelle con un’età maggiore». Lo ha evidenziato Riccardo Sollini, responsabile della comunità “L’Arcobaleno” di Fermo, intervenendo oggi a Bologna (presso la Casa dei donatori di sangue Avis) al convegno sul tema “La salute dei tossicodipendenti”, organizzato dall’Osservatorio epidemiologico Dipendenze patologiche dell’Ausl di Bologna con l’obiettivo di fare il punto dello stato dell’arte nell’area delle tossicodipendenze. Gli interventi dei relatori erano focalizzati sugli aspetti clinici ed epidemiologici nei Sert, con particolare attenzione ai pazienti con problematiche psichiatriche o affetti da epatite C.
«La fascia di età maggiormente presente nelle comunità terapeutiche è quella tra i 36 e i 50 anni, esattamente come quella positiva alle patologie – ha notato Sollini –. Si può quindi ipotizzare che chi arriva in comunità abbia una compromissione maggiore della salute e una situazione medica compromessa».