“La foresta ideale” – Il naturalista Nazzareno Polini racconta l’Oasi di Capodarco

Nazzareno Polini

Lo sapete vero che intorno alla sede storica della Comunità di Capodarco c’è un’Oasi? Un piccolo luogo sperduto ma ricco di risorse naturalistiche concentrate. Un bosco rimasto intatto che circonda la Villa dei Conti Piccolomini, un tempo utilizzata come residenza estiva, ora sede della Comunità di Capodarco di Fermo. Al suo interno si trovano diverse piante secolari e diverse specie di animali. Sette ettari di macchia mediterranea e sub-mediterranea,  sorto grazie a un’importante opera di riqualificazione ambientale realizzata attraverso un finanziamento concesso nel 2010 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono state piantate, su una superficie di circa tre ettari di terreno incolto, circa 1300 essenze vegetali, selezionate dopo accurate consulenze con l’Università di Camerino, i principali studi naturalistici della zona e il corpo forestale dello Stato, che ha fornito le sementi selezionandole dal proprio vivaio. In particolare è stata studiata una lista di specie vegetali che non solo assicurassero un rimboschimento in linea con la vegetazione di quest’area climato-geografica, ma che potessero contemporaneamente costituire alimento per le specie animali presenti sul territorio (uccelli nidificanti, svernati e migratori,  mammiferi, micromammiferi e chirotteri, insetti, anfibi e rettili). Terminati i lavori di rimboschimento, è stato stilato un progetto per permetterne la fruizione sia agli ospiti con disabilità della Comunità che ai visitatori esterni . Il bosco è attrezzato con percorsi tematici da seguire da soli o con guida naturalistica ed è stata realizzata un’area faunistica ove è possibile osservare gli animali e avvicinarsi a loro.

All’interno dell’Oasi di Capodarco è situata la sezione di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata del Cras-Centro recupero animali selvatici della Regione Marche. Il Centro, coordinato dallo zoologo e ricercatore Nazzareno Polini, rappresenta un rifugio sicuro per animali feriti che hanno bisogno di un percorso di accoglienza, riabilitazione e rilascio in natura ma anche uno specifico servizio per la raccolta di carcasse di animali selvatici (prevalentemente ungulati come capriolo, cinghiale ed altro) coinvolti in incidenti stradali. “In termini pratici – come racconta Polini – il Centro è gestito dall’associazione Smilax Nova che da diversi anni opera nell’Oasi di Capodarco e si avvale della collaborazione operativa h 24 di circa una trentina di volontari che coprono l’intero territorio del centro-sud delle Marche, anche all’interno del Parco Nazionale dei Sibillini con il quale c’è piena collaborazione”.

Nazzareno Polini, ha un legame particolare con la Comunità di Capodarco di Fermo perché è nato in questo luogo nel 1976. Laureato in Scienze Naturali e specializzato come naturalista, zoologo in specifico ornitologo, erpetologo e teriologo è coinvolto in attività di ricerca e divulgazione ambientale, lavorando come inanellatore scientifico e rilevatore per istituzioni ambientali. È guida ambientale escursionistica, docente naturalista in diverse scuole di formazione. Inoltre, si  dedica alla raccolta di tartufi e alla cura degli animali selvatici come Presidente della Smilax Nova e responsabile della sede di Fermo del CRAS  Marche situata all’interno dell’Oasi di Capodarco.

“La foresta ideale” – Il video sull’Oasi di Capodarco

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