La comunità incontra i candidati, Massi (Pdl): “Necessarie scelte ‘impopolari’”

In un periodo di ristrettezze economiche bisogna avere il coraggio di dire e fare scelte “impopolari”: per reperire risorse da spostare in settori di emergenza, per guadagnare in sicurezza e qualità dei servizi. Con la coscienza che queste scelte, in futuro, saranno apprezzate, porteranno ad un cambiamento di mentalità. Così il candidato alla Camera del Pdl Francesco Massi, intervistato dall’Agenzia Redattore Sociale nell’ambito di un ciclo di incontri della Comunità di Capodarco con gli esponenti dei vari schieramenti in lizza per le prossime elezioni.
In un panorama che vede una crescente sofferenza dei servizi sociali e una concreta difficoltà di mantenerli a livelli dignitosi con particolare riferimento alle aree più “marginali” come la non autosufficienza e le disabilità gravi, Massi ritiene che bisogna puntare ancora di più su una legislazione nazionale e regionale che apra alla sussidiarietà. “Ci sono cose che la sanità pubblica non può fare – afferma. – E’ necessario delegare. In questo momento lo stato si deve occupare delle problematiche essenziali, lasciando al Terzo settore gli interventi sulle aree ‘marginali’. In questo senso, per esempio, Capodarco è un monumento alla sussidiarietà”.

La situazione italiana però vede una riduzione impressionante di fondi per il sociale e uno sbilanciamento verso il sanitario. Come fermare questa tendenza? Dove reperire le risorse economiche? “La sanità pubblica va razionalizzata – sostiene Massi – . A livello locale per esempio. Nelle Marche abbiamo 38 ospedali per una popolazione di circa un milione e mezzo di abitanti. E’ una rete che va snellita. I vantaggi saranno non solo la riduzioni della spesa ma anche una maggiore sicurezza e qualità dei servizi. Anche la logistica della sanità è stata gonfiata alla massima potenza. Abbiamo visto aumentare i suoi costi, a livello nazionale, del 45% in tre anni”. Insomma “le risorse si possono trovare ma bisogna ottimizzarle, facendo discorsi e scelte che all’inizio possono sembrare impopolari”. In questo modo potranno essere impiegate per colmare il vuoto di interventi che riguardano problematiche fondamentali come gli anziani, il sostegno alla famiglia e la dilagante povertà.  Stesso discorso può essere applicato all’apparato amministrativo dello stato, partendo dai comuni. “L’esempio della Francia è emblematico- continua Massi. – In quel Paese si è passati da una miriade di comuni a delle aree amministrative di 100 mila abitanti. Con un guadagno in termini di risorse ed efficienza. Non possiamo spostare risorse sulle aree sociali ‘fragili’ se non si risparmia. Ormai i comuni che sono uno degli organi più diretti di intervento sociale, sono diventati solo degli esattori per conto dello stato”. Ma questi cambiamenti non si possono fare con la forza. Bisogna trovare una convergenza generale e andare contro interessi molto potenti.

Una buona notizia viene dalle decisioni dell’Ue: “il settennato di programmazione europea (2014-2020) destinerà molti fondi a formazione, giovani, lavoro anziani e sanità”.

I confronti di Capodarco con i candidati proseguono domenica 17 alle 14.30, quando la Comunità incontrerà la capolista alla Camera di Sinistra Ecologia e Libertà, Laura Boldrini. Lunedì 18 febbraio, sempre presso Redattore Sociale, toccherà a Mario Andrenacci, candidato alla Camera per la lista Scelta Civica.