Abbiamo invitato alla 10° Festa delle Comunità di Capodarco, sabato 22 giugno a Fermo, Vito Mancuso, il filosofo-teologo conosciuto per i suoi numerosi scritti e per la partecipazione ai dibattiti pubblici.
Ho posto a lui tre domande: chi siamo e dove andremo; la seconda: c’è ancora tensione tra obbedienza e libertà; infine, quali sono i vizi e le virtù della coscienza moderna, i primi da combattere e i secondi da alimentare.
A un numeroso e attentissimo pubblico, Vito Mancuso ha esposto le sue tesi, spaziando dalla fisica alla matematica, dalla filosofia alla teologia, dal cristianesimo alle altre religioni del mondo.
Mi hanno colpito tre passaggi. Egli ha detto che alle domande ultime della vita si può rispondere solo vivendo la solitudine.
Un concetto che sembra scomparso dal nostro orizzonte; eppure – ha sottolineato – ogni risposta di vita, compresa quella religiosa, può nascere se l’individuo riesce a vivere intensamente la solitudine.
E’ una tesi vera che ha lasciato riflettere. Circondati da rumori, comunicazioni, agende e appuntamenti, la solitudine, nel correre della vita, è un punto finale al quale nessuno può sfuggire, perché in essa e si ritrova dove poggiare il senso del vivere.
Un secondo passaggio ha riguardato la libertà. Essa si conquista allargando l’orizzonte delle proprie conoscenze e relazioni. L’essere umano si libera dalle proprie limitazioni con la curiosità, la tolleranza, la conoscenza. L’esperienza dell’altro fa scoprire anche le menzogne che non di rado si dicono prima che agli altri a se stessi. Con la menzogna nessuna libertà è possibile e garantita.
Infine Vito Mancuso ha parlato di armonia: del lento composto chimico che è la sintesi dell’universo e dell’essere umano. Verso l’armonia può dirigersi la vita di ognuno, per ritrovare il senso gioioso della vita. Un sentimento che da pace, incluso il senso di tristezza che a volte avvolge spezzoni dell’esistenza.
Riflessioni all’apparenza difficili, ma che fanno riscoprire la capacità delle creature a far parte di un universo, evoluto nel tempo e nello spazio, pieno di senso: nati per ringraziare la natura e viverla con intensità e consapevolezza.
Vinicio Albanesi