Il Giardino dei Sensi: simbolo del connubio tra la cura e la ricerca scientifica

Inaugurazione del “Giardino dei Sensi”

Immersi tra colori e materiali di ogni tipo, con in sottofondo il suono delle conchiglie appese e quello delle voci dei ragazzi accolti, è stato inaugurato stamattina (venerdì 10 ottobre 2025), il Giardino dei Sensi, percorso multisensoriale e terapeutico per persone con disabilità grave. Realizzato in collaborazione con l’Università di Macerata, nello spazio antistante la Comunità Sant’Andrea (Casa Mauro) della Comunità di Capodarco di Fermo ETS. Un progetto di inclusione, costruito per la disabilità ma aperto a tutti, poiché nasce e valorizza un bene pubblico comunale.

I ringraziamenti oltre all’Università di Macerata sono andati al Comune di Fermo e al sindaco Paolo Calcinaro, per aver seguito la struttura sin dalla nascita (da Centro diurno all’evoluzione a Comunità Residenziale) e per aver messo a disposizione l’area, che ha permesso la realizzazione del percorso sensoriale. “Avevamo chiesto di non lasciarci soli perché insieme avremmo fatto grandi cose e oggi, come all’inizio, siete ancora qui con noi – le parole che la direttrice sanitaria Valentina Koxha, ha rivolto a tutti i presenti -. Questo piccolo passo è molto importante, ed è stato bello valorizzare uno spazio del Comune che sarà fruibile anche dai pazienti di altri centri o dai bambini delle scuole”.

Catia Giaconi, Ilaria D’Angelo, Edoardo D’Alascio

Frutto di un impegno costante e di una visione partecipativa, il progetto nasce dalla lungimiranza di Capodarco che, spiega Catia Giaconi (prorettrice dell’Università di Macerata, Dipartimento di Scienze della Formazione): “non rinuncia mai ad alzare l’asticella di un servizio e soprattutto di dare un futuro a questi giovani. Il Giardino per noi rappresenta un simbolo – continua la Giaconi -, il connubio tra chi quotidianamente si è preso in carico questi ragazzi e la ricerca scientifica. Non basta un’idea, non bastano i risultati della ricerca, è insieme che si può realizzare un futuro”. La prorettrice si rivolge poi alla professoressa Ilaria D’Angelo e a Martina Marini, che nel suo dottorato di ricerca ha progettato e costruito il Giardino: “Su temi come i nostri della Pedagogia Speciale, non basta solo la conoscenza, ci vuole una marcia in più che loro hanno messo in campo qui, incontrandosi con le vite e le esperienze di Capodarco”.

Il prefetto Edoardo D’Alascio, sempre presente alle iniziative di Capodarco, ringrazia quella che ormai sente come una famiglia: “Una famiglia seria- ribadisce -. Di cui voglio far parte. L’istituzione che rappresento non può fisicamente dare una mano, ma dal punto di vista della vicinanza e della presenza ci sarà sempre. Per voi io ci sarò sempre”.

“Avere la vicinanza delle istituzioni è per noi un impegno e una certezza. Il progetto – interviene don Vinicio Albanesi (presidente della Comunità di Capodarco di Fermo) -, rappresenta un traguardo fondamentale per migliorare significativamente la qualità della vita dei nostri ospiti”.