Il comandamento nuovo: “Amatevi anche voi gli uni gli altri”

Il brano degli Atti degli Apostoli continua il racconto dei viaggi  di Paolo e Barnaba. Importante in questo brano il richiamo agli anziani in quanto appaiono guida delle comunità.

I pastori della Chiesa

L’organizzazione della Chiesa, nel tempo, si è evoluta. Gli anziani facevano parte, alla stregua della tradizione ebraica, di un gruppo dal quale emergeva un referente. I presbiteri erano membri, come collegio della direzione della comunità. Alla metà del II secolo,  si affermò definitivamente nelle chiese la distinzione tra il vescovo supervisore singolo, tecnicamente detto “monarchico”, e i presbiteri (appartenente ad un collegio) con la determinazione della gerarchia. Ai presbiteri e al Vescovo  è affidato il compito di presiedere l’eucarestia e di assolvere dai peccati. Ai diaconi la sacra liturgia e i compiti della carità

Non vi sarà più morte

Il celebre brano dell’Apocalisse indica la meta finale della Chiesa: indicherà che cosa è richiesto e qual è il significato profondo del popolo dei battezzati.

«Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: «Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate».

E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Una visione strettamente religiosa che indica i confini della speranza umana. Le organizzazioni umane si struttureranno inventando uffici, compiti e missioni. Resta lo sguardo finale per comprendere il significato finale della visione della fede. I sacramenti, i riti, gli organismi hanno uno stretto significato religioso che riporta a Dio l’esistenza umana con tutte le aspettative.

Non sempre questa visione è presente nell’agire religioso: se la Chiesa è rimasta tale per oltre due millenni è perché affonda le sue radici sulle forze dello spirito, anche se l’accompagnamento umano non è sempre coerente con il fine spirituale. La preghiera, i riti, i luoghi di culto,  l’invocazione dello Spirito aiutano a non dimenticate il significato di essere battezzati e di appartenere al popolo di Dio. Questa fede è accompagnata dall’agire morale. Non fatto di regole e precetti, ma dalla regola fondamentale suggerita dal Vangelo di Giovanni.

Comandamento nuovo

«Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Non è un generico appello alla fraternità, ma alla visione delle beatitudini. L’accento di amarsi reciprocamente è specificato da «Come io ho amato voi». Si riassume tutto l’insegnamento del Maestro: umile, soave, senza discriminazioni, disposto  a perdonare con l’attenzione rivolta a Dio, con coerenza fino alla morte. Un mistero, ma anche una grande sfida: all’infinito, al giusto, al caritatevole; in parole finali alla beatitudine.

La santità, che spesso è temuta perché sembra privare la libertà, è invece l’apertura a un sogno che oltrepassa le piccole cose del mondo.

«Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza».
 

18 Maggio 2025 – Anno C
Dagli Atti degli Apostoli
1ª Lett. At 14,21b-27 – Salmo 144 (145) – 2 ª Lett. Ap 21,1-5° – Vangelo Gv 13,31-33a.34-35)