Giornata disabilità, “non lasciare nessuno da solo”: il messaggio del Presidente Mattarella

“È necessario superare limiti e diffidenze per consentire alle persone con disabilità di vedere nel nostro Paese un esempio di altruismo e di appartenenza. La piena inclusione è il fine da perseguire con forza e determinazione, per porre le fondamenta di una società autenticamente democratica, aperta e senza ostacoli”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.

“Il percorso intrapreso in questi anni per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, sulla base anche dei principi contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite in materia, ha consentito – dice Mattarella – con il prezioso aiuto delle famiglie, delle associazioni e delle strutture preposte, il raggiungimento di traguardi di autonomia importanti. Le persone con disabilità hanno potuto in questi anni migliorare la loro realizzazione nel lavoro, nell’arte, nella musica, nel teatro, nello sport e in ogni ambito della vita sociale. Abbattere ogni barriera, che limita ed esclude, contribuisce ogni giorno a sottolineare il valore positivo delle diversità.

Purtroppo, la crisi sanitaria, che ancora ci costringe, ha compromesso in molti casi le occasioni di socialità delle persone con disabilità, rendendole più vulnerabili. Si sono prodotte situazioni di vero e proprio isolamento ed esclusione sociale di giovani e adulti i quali hanno sofferto particolarmente per le misure di contenimento della pandemia”.

Il Capo dello Stato aggiunge che “le istituzioni sono state chiamate a sostenere i nuclei familiari che convivono con la disabilità, gravati spesso da problemi economici e lavorativi, al fine di non lasciare nessuno da solo nell’affrontare un problema, quello della tutela della dignità umana, che è responsabilità di tutti. È con questo spirito che va affrontata la ripresa, come sfida per la costruzione di una società più inclusiva, in cui il problema della disabilità non risulti un carico per i singoli, ma sia oggetto di attenzione e di intervento da parte dell’intera collettività.

Così come alleviare la preoccupazione delle famiglie per il “dopo di noi” deve trasformarsi in un impegno per tutti quanti rivestono ad ogni livello posizioni di responsabilità”.

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