Con questa settimana inizia il lungo periodo dell’anno che terminerà con la XXXIV settimana dell’anno liturgico, dedicata a Cristo re dell’universo. 20 Settimane durante le quali saranno proposte le vicende della vita del Signore, insieme ai suoi detti. Lo scenario di questa domenica ha un duplice volto. Il primo, suggerito dal profeta Isaia, si allarga al futuro, offrendo la speranza della pace e della felicità.
Farò scorrere la pace
Le parole esprimono tenerezza e consolazione. Le espressioni sono struggenti perché richiamano la vicinanza e l’affetto della madre con la propria creatura.
«Così sarete allattati e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
al petto della sua gloria.
Perché così dice il Signore:
«Ecco, io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la pace;
come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
e sulle ginocchia sarete accarezzati.
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
a Gerusalemme sarete consolati».
L’immagine di Gerusalemme è prototipo di tutto il mondo. Pace, gloria e consolazione rivestiranno il futuro. E’ l’opera di Dio che ha creato la terra perché i suoi abitanti possano realizzare la loro vita. Il mondo è considerato nella sua complessità, senza nulla escludere: ogni abitante riuscirà a trovare la pace che ha cercato per tutta la vita.
Narrerò quanto per me ha fatto
Il Vangelo richiama alla realtà dei discepoli inviati, in una specie di prova che li addestrino alla loro missione.
L’evangelista Luca scrive quando le comunità cristiane sono già insediate e in qualche modo organizzate. E’ importante per lui suggerire che la missione evangelizzatrice è stata iniziata da Gesù stesso: da qui l’invio dei 72.
La del messaggio è ben diversa. I discepoli saranno umili, dimessi, generosi. Non hanno bisogno di sicurezze: la verità del Vangelo è sopra ogni preoccupazione. Né denaro, né provviste offriranno risposte adeguate. L’unica cosa richiesta è l’alloggio per accogliere chi è missionario. La missione è la proclamazione della buona novella, operando il bene fisico, ma anche spirituale. I discepoli sono soddisfatti: la lotta è contro il male, del quale è artefice il demonio. Inizia così la storia della Chiesa: dapprima, passando di casa in casa, poi, con la diffusione del cristianesimo, nelle Chiese e nelle Diocesi. L’organizzazione ecclesiale si farà più complessa, conservando i riferimenti dottrinali e materiali del Maestro.
L’obiettivo finale è dettato dal salmo:
«Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia».
6 Luglio 2025 – Anno C
XIV Domenica Tempo ordinario
(1ª Lett. Is 66,10-14c – Salmo 65 (66) – 2ªLett. Gal 6,14-18 – Vangelo Lc 10,1-12.17-20)