FERMO – Oggi Fermo si è svegliata presto. Nella testa le sensazioni per la giornata convulsa di ieri e la eco suscitata dalla morte di Emmanuel, 36enne nigeriano ucciso da un giovane fermano. Nel cuore le emozioni per la veglia che, sempre ieri sera, ha portato oltre 500 persone a partecipare e a manifestare affetto e solidarietà alla giovane compagna Chimiary. Ma, come detto, ora è il tempo di capire. L’elicottero con a bordo il ministro dell’Interno Angelino Alfano è atterrato presto sul terreno dello stadio cittadino. Erano da poco passate le 9. Alfano si è poi diretto in prefettura per un incontro con don Vinicio Albanesi e con le massime autorità regionali. Sempre in prefettura è stato convocato il Comitato territoriale per la sicurezza, presieduto per l’occasione proprio dal ministro per l’interno Angelino Alfano.
L’elogio di don Vinicio. Prima di riunire il Comitato, Alfano ha voluto ringraziare l’impegno di don Vinicio Albanesi per i più deboli e per l’accoglienza ai migranti. “Ringrazio don Vinicio e la sua comunità per quello che sta facendo. C’è chi assume come valori il razzismo e la prevaricazione e chi, invece, si prende carico degli altri”, ha affermato il ministro.
Fermato uno dei responsabili. Intanto questa mattina è stato fermato il giovane ritenuto responsabile della morte di Emmanuel. Si tratta di Amedeo Mancini, 39enne fermano. L’accusa è di omicidio preterintenzionale. (daiac)
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