Elezioni, don Albanesi ai leader: “Avrete voti, ma anche il peso di quanti sono considerati un nulla”

“Carissimi e carissime leader, avevamo programmato un incontro a Roma, per il 7 settembre, con chi avesse voluto discutere con noi sul tema ‘Welfare umano – Consigli gratuiti per il prossimo governo’.  Abbiamo contattato le vostre segreterie in tempo e più volte; per la verità, sono state gentili e premurose: purtroppo la risposta è stata ‘l’abbiamo messo in agenda’. Siamo rimasti in agenda, da qui la conclusione di non avere l’adesione”. Così don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco che, partendo dalla decisione di rinviare il convegno programmato per il 7 settembre a Roma, effettua di conseguenza un’attenta analisi della campagna elettorale e dello spazio dedicato ai temi sociali.

“Ci siamo chiesti il perché del vostro silenzio – afferma don Albanesi – . Leggendo i programmi delle coalizioni abbiamo capito che i temi della sanità e dell’assistenza non avevano meritato, in alcuni casi, nemmeno una riga di capoverso. Avete scelto di sentire tutti gli altri, eccetto quelle persone (una decina di milioni) che non contano nulla: anziani non autosufficienti, carcerati, immigrati, tossicodipendenti, malati psichiatrici, famiglie disgregate, minori in difficoltà. Eppure sono persone e come tali avrebbero bisogno almeno di essere ascoltate”.

Continua il presidente della Comunità di Capodarco: “Avete continuato a inseguire il sogno del benessere; per questo avete inventato slogan e promesse che sapete bene essere piccole e grandi bugie. Avrete voti e consensi, ma avrete anche il peso di quanti sono considerati un nulla, spesso giudicati con disprezzo. Le previsioni dicono che una grande quantità di persone non verranno a votare, ma voi conterete i voti, anche se maggioranza/minoranza non corrispondono alla realtà”.

“Noi continuiamo nel nostro impegno – conclude don Albanesi -, sappiamo bene come funziona il mondo, peccato che le prospettive future non sono proprio rosee: invecchiamento della popolazione, denatalità, violenza, problemi ambientali, aziende piccole, mancanza di materie prime. Nelle difficoltà chi è penultimo diventa ultimo, chi è ultimo è un ‘non capiente’! Di questo volevamo parlare con voi: con rispetto e con ascolto. Speriamo un’altra volta. Buon lavoro”.

Fonte: Redattore Sociale