“Non sappiamo quanto durerà tutto questo, ma insieme alla paura e alle comprensibili preoccupazioni sento nascere idee, volontà, opportunità e generosità nuove, forse inattese”. É il coordinatore della Rete di famiglie affidatarie, Alessandro Vella, a raccontare in una lettera, come si sta riorganizzando in tempo di Covid-19 il servizio della Comunità di Capodarco di Fermo che si occupa di accoglienza a medio-lungo termine di minori da 0 a 17 anni. Il momento difficile che stiamo vivendo non ha infatti fermato la volontà del personale di continuare ad essere “rete“, in un momento storico che vede rinegoziate le regole sociali e lo stare insieme, d’improvviso, non è più protezione ma pericolo.
“Vorrei che sentiste sempre la nostra mano tesa, la nostra ammirazione per ciò che fate e ciò che siete, ma soprattutto la fiducia di poter tenere insieme e ben salde tutte le maglie di questa robusta rete.” Ci ha sinceramente commossi vedere – scrive il coordinatore rivolgendosi alle famiglie – come il gruppo si sia cercato attraverso il canale whatsapp, ognuno con le proprie caratteristiche, fornendo informazioni, strumenti o anche solo una preziosa leggerezza. Vogliamo dunque cogliere le opportunità che questo periodo reca con sé e provare ad immaginarci dei servizi, che possano essere di utilità, e conforto“.
Grazie al supporto della teleconferenza la Rete continuerà a fornire a distanza lezioni, aiuto compiti e recupero di materie scolastiche grazie alla collaborazione dell’educatrice Alessia Grieco, che ha esperienza di affiancamento scolastico anche con soggetti DSA. “Alessia sarà disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 19 – spiega il coordinatore della Rete – e le richieste di adesione a questo servizio, vanno, sin da subito, indirizzate alla referente Francesca Camilletti, indicando eventuali esigenze particolari. In base al numero di iscritti si cercherà di distribuire un massimo di due lezioni a settimana per ognuno. Fatte salve situazioni con maggiori criticità a cui si cercherà di dare priorità”. Parallelamente proseguiranno anche i colloqui mensili tra l’equipe della rete e coloro che ne avessero bisogno tra genitori, bambini e ragazzi.
“In questo periodo in cui la vita familiare si fa più intensa, possono emergere tensioni nuove in bambini e ragazzi spesso non abituati ad un contesto così intimo. In caso di necessità, si può scrivere alla referente che fisserà un appuntamento per un colloquio in teleconferenza con voi genitori. Ci rendiamo conto che questo strumento possa creare disagio e generare resistenze, ma nell’applicarlo anche in comunità con le mamme e i ragazzi accolti ci siamo meravigliati noi stessi di quanto in realtà siamo già tutti abituati a telecomunicare e di quanto infine risulti spontaneo”. L’équipe della rete è disponibile a effettuare colloqui in teleconferenza con bambini e ragazzi, anche in forma di sostegno individuale, con la psicoterapeuta della rete Caterina Colarizi.
Altro aspetto che riguarda da vicino la vita dei minori e delle famiglie affidatarie è quello legato alla gestione delle visite e dei rientri in famiglia dei minori inseriti in comunità, casa famiglia o famiglia affidataria. “I Tribunali per i minorenni nell’ultima settimana lentamente hanno cominciato a riorganizzarsi e a prendere decisioni in merito alla gestione di questo periodo – spiega Vella. Il tribunale minori di Ancona si è espresso “in via provvisoria e urgente con la sospensione delle visite e dei rientri in famiglia dei minori inseriti in comunità, casa famiglia o famiglia affidataria” e invitando “i servizi territoriali, le comunità, le case famiglie e le famiglie affidatarie a garantire ed aumentare i contatti telefonici anche attraverso il ricorso a sistemi di audio-video conversazione fino al termine dell’emergenza sanitaria. Vi contatteremo per stilare un calendario, definire le modalità di contatto e valutare nei casi più complessi anche la nostra mediazione attraverso l’utilizzo di una piattaforma scaricabile gratuitamente”.
Vella si congeda con le parole di Ivano Porpora: “Mi chiedono cosa accadrà quando ripartiremo. Il mio pensiero è che siamo già ripartiti. Non ce ne stiamo accorgendo, forse; ma siamo già ripartiti”.