“Perché ti stiamo chiedendo aiuto? Per offrire ai ragazzi la possibilità di spostarsi in gruppo creando occasioni di socializzazione, inclusione e scoperta del territorio”. È per questa ragione che la Comunità di Capodarco Veneto, che dal 2002 gestisce un progetto d’accoglienza residenziale per minori italiani e stranieri a Cavaso del Tomba (TV), lancia la Campagna di crowdfunding “Destinazione solidarietà. Aiutaci a comprare un pulmino”. Obiettivo, appunto, è quello di “progettare momenti di convivenza per un gruppo misto di sei ragazzi per prepararli ad una vita futura il più possibile indipendente”.
MA A COSA SERVE UN NUOVO PULMINO?
“Il servizio di trasporto che noi offriamo – spiegano i responsabili sulla piattaforma dove è stata avviata la raccolta fondi – ha come prima finalità quella di accompagnare i ragazzi nelle attività scolastiche ed extrascolastiche, permettendo inoltre, anche la realizzazione di attività territoriali, culturali, sportive, come gite fuori porta. Con la raccolta fondi per l’acquisto di un nuovo pulmino, vorremmo realizzare questo sogno: un furgone nove posti con doppia apertura laterale per favorire salita e discesa in autonomia”. Ma, sottolinea un simpatico video che accompagna la richiesta di aiuto, il pulmino serve anche “per caricare il pellet, fare la ‘spesona’ mensile e accompagnare nel trasloco i ragazzi una volta compiuti i 18 anni”.
La realtà si occupa principalmente di minori tra i 14 e 18 anni, il modello proposto “è quello della casa famiglia, strumento migliore per agire in sintonia con la struttura della società da una parte e favorire le dinamiche educative, creando un ambiente basato su dialogo e confronto e incrementando così le capacità relazionali dei minori accolti”.
“Capodarco Veneto- si legge ancora nella nota – incoraggia l’afflusso di volontari desiderosi di un’esperienza di vita comune e condivisione all’interno di luoghi, come la casa famiglia, in cui si entra in contatto con problematiche giovanili e relazionali, ma anche con forti e arricchenti valori come quelli della socializzazione e dell’accoglienza”.
“Spingiamo sull’acceleratore tutti insieme. Pronti, partenza, via! Destinazione solidarietà. Contiamo su di te, perché insieme possiamo farcela. Noi ci crediamo, e tu?”