Riabilitazione, la fisioterapia pediatrica riparte tra sguardi sorridenti e paure. Ma “si può fare”

Cristina Grieco

L’inizio della fase 2 post coronavirus rappresenta la ripartenza anche per diversi servizi della Comunità di Capodarco, tra i quali il centro Capodarco Riabilitazione di Porto San Giorgio che, con tutte le misure di sicurezza previste, ha riaperto le porte ai propri pazienti. Tra loro anche i più piccoli visto che tra le offerte del centro vi è la fisioterapia per l’età evolutiva, curata dalla dott.sa Cristina Grieco la quale ha raccontato momenti ed emozioni del ritorno sul posto di lavoro dopo una fase di emergenza, nella quale tutto il settore si è dovuto adattare a nuove modalità di lavoro a distanza.

“Si torna in ambulatorio, si ripassano le procedure, si ripete mentalmente tutto ciò che non si deve dimenticare – racconta Cristina -. Gel igienizzante, aprire la porta, gel igienizzante. Guanti. Mascherina. Camice monouso. Paura di assomigliare ad un fantasma. Paura di non riuscire ad agganciare un bambino con tutta quella roba addosso, paura che con quelle mani blu non si lasci toccare”.

Il rientro a lavoro dopo mesi di “non presenza” è come un inizio, un vero e proprio primo giorno di lavoro che nasconde emozioni e preoccupazioni: “Dopo il triage telefonico – prosegue Cristina Grieco- finalmente incontro lo sguardo del primo bambino e della sua mamma dopo tre mesi. Una volta fatto il triage in presenza si comincia. Mascherina, camice monouso, guanti, tante paure nella mente che con uno sguardo vengono spazzate vie. Gli occhi sorridono, le risate risuonano e non si lasciano intrappolare da una mascherina, vigorose e libere nonostante tutto. Si può fare... si può giocare, si può lavorare… ci vuole attenzione e responsabilità ma ce n’era bisogno anche prima. Disinfetto giochi, disinfetto tappeti, disinfetto sedie, specchi… e torna il silenzio. Ma quelle risate in me risuonano ancora”.