A don Franco Monterubbianesi il premio nazionale “Per amore del mio popolo”

Don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità di Capodarco, riceverà il Premio nazionale Don Peppe Diana “Per amore del mio popolo”. Le motivazioni del premio recitano: “Don Franco Monterubbianesi, sacerdote e fondatore della prima casa a Capodarco di Fermo, messaggero di liberazione e prete di frontiera, riceverà il riconoscimento perché le sue battaglie credono in una società migliore, immerso in uno spirito di servizio per i giovani, per i disabili e per tutti coloro che hanno bisogno di una seconda possibilità. La sua opera, guarda al superamento dei limiti in un approccio visionario con profonde radici nella terra della concretezza”.

Questo il commento del fondatore della Comunità: “Penso che questa dicitura che è una sintesi del mio lavoro appartenga anche a tutti voi, tasselli di speranza che mi aiuteranno a riprendere il suo ruolo in una Società in Cui Capodarco, espressione di Fede, Miglioramento, Futuro e Cambiamento concreto non può morire. Io sono con voi e per voi, spero voi tutti sarete con me. Il primo avvenimento è che domenica 28 marzo 2021, celebrerò con gli amici che potranno venire nel gazebo della Cooperativa Agricoltura Capodarco la grande festa dei Poveri con Gesù all’entrata in Gerusalemme come segno della pace di un popolo e di tutti quelli che lo seguivano e lo seguono per amore della verità, della giustizia e della condivisione degli ultimi a cui è promessa, a Pasqua, la Resurrezione e il messaggio di Liberazione che noi da sempre portiamo avanti come il vero Credo di Rinascita. Un premio che porteremo anche nella Terra dei Fuochi risalendo a ciò che laggiù con l’esperienza della casa di accoglienza che portiamo avanti con Antonio e Fortuna.

Il primo aprile vorrei celebrare a Fermo, nella mia terra, la sera del Giovedì Santo, festa del sacerdozio con Don Vinicio per quella unione tra il mio sacerdozio visionario con il suo che è il modello della capacità gestionale. Noi rappresentiamo le due anime con cui la comunità deve seguitare a realizzarsi nella storia perché come dice la liturgia della domenica di Passione : “Conoscerete il Signore perchè io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato.” Nella sua Passione, Morte e Resurrezione Gesù ha concluso con noi un’eterna alleanza con il nostro cuore di carne e non più di pietra e su questo tutti dobbiamo essere perdonati per quelli che sono i nostri limiti.”