Per la Giornata della Memoria abbiamo scelto 10 libri dalla nostra Biblioteca sociale
L’UOMO IN CERCA DI SENSO di Viktor Frankl (FrancoAngeli, 2017)
“Viktor Frankl, psichiatra, fu deportato nel settembre del 1942 a Theresienstadt, in Boemia, per poi essere trasferito ad Auschwitz, a Kaufering III e quindi a Türkheim. Scampò alla morte, ma perse le persone più care. Rientrato a Vienna dettò in soli sette giorni le sue memorie. Ciò che ne scaturì è questo libro. Non è un trattato, ma neppure un semplice memoriale della deportazione. È un documento umano di straordinario valore…”
K.Z. DISEGNI DEGLI INTERNATI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO NAZIFASCISTI, di Arturo Benvenuti (Becco Giallo, 2014)
“Un lavoro prezioso di documentazione, durato quasi 40 anni, nei quali Benvenuti ha portato a testimonianza di quell’orrore non solo le parole, ma l’espressione artistica e toccante di quegli autori deportati, che in 250 tra disegni, bozzetti inediti, incisioni e schizzi hanno raccontato l’enorme tragedia. Le opere sono state realizzate in “condizioni materiali e spirituali proibitive ed a rischio della vita…”
IL SILENZIO DEI CAMPI, di Erich Hartmann (Contrasto, 1997)
“Erich Hartmann e la sua famiglia, grazie a una serie di circostanze favorevoli, sono riusciti a scappare dalla Germania nazista alla fine degli anni Trenta e ad emigrare in America. Per anni Hartmann è stato ossessionato dal ricordo di ciò che era accaduto nei campi ai suoi compagni ebrei e alle altre vittime dei nazisti. Nel libro fotografico ha ritratto i campi di concentramento…”
LA MEMORIA RENDE LIBERI. La vita interrotta di una bambina nella Shoah, di Enrico Mentana, Liliana Segre (Rizzoli, 2019)
“Liliana ha otto anni quando, nel 1938, le leggi razziali fasciste si abbattono con violenza su di lei e sulla sua famiglia. Discriminata come “alunna di razza ebraica”, viene espulsa da scuola e a poco a poco il suo mondo si sgretola: diventa “invisibile” agli occhi delle sue amiche, è costretta a nascondersi e a fuggire fino al drammatico arresto sul confine svizzero che aprirà a lei e al suo papà i cancelli di Auschwitz. Dal lager ritornerà sola…”
NOI, BAMBINE AD AUSCHWITZ. La nostra storia di sopravvissute alla Shoah, di Andra Bucci, Tatiana Bucci (Mondadori, 2018)
“Il mio nome è Liliana Bucci, ma tutti mi chiamano Tatiana. Sono nata a Fiume il 19 settembre 1937 e sono una delle pochissime bambine sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz. Io sono Alessandra Bucci, ma da sempre tutti mi chiamano Andra. Sono nata a Fiume l’1 luglio 1939, e anch’io, come mia sorella Tati, sono una delle pochissime bambine sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz…”
L’INTERPRETE DI AUSCHWITZ. Arminio Wachsberger, un testimone d’eccezione della deportazione degli ebrei di Roma. Di Gabriele Rigano (Guerini e Associati, 2015)
“Arminio Wachsberger venne arrestato dai nazisti a Roma il 16 ottobre 1943 e deportato ad Auschwitz perché ebreo. Dei 1.024 rastrellati quel giorno, ne tornarono solo 16: Arminio è uno di questi. La sua intraprendenza e la conoscenza delle lingue gli hanno permesso di guardare e raccontare gli eventi da un punto di vista privilegiato: quello dell’interprete tra i deportati e le autorità naziste…”
LA DURA MEMORIA DELLA SHOAH, a cura di Carmelo Botta, Francesca Lo Nigro, Rosa Cuccia, Michelangelo Ingrassia (Navarra Editore, 2017)
A dispetto del tempo che ci allontana sempre più da quella prima metà degli anni ’40, la memoria della Shoah diviene e resta ‘dura’. Resta dura da affrontare, perché la scelleratezza dei fatti rimarrà sempre incomprensibile e inaccettabile; ma al contempo dura diviene, nella sua solidità, grazie all’impegno di storici, studiosi e insegnanti che continuano ad approfondire il momento storico…”
L’AMICIZIA E LA SHOAH. Corrispondenza con Leni Yahil, di Hannah Arendt (2017, Edizioni Dehoniane Bologna)
“Nella primavera del 1961 Hannah Arendt viene inviata dal settimanale “New Yorker” a seguire il processo ad Adolf Eichmann, il gerarca nazista rifugiato nel 1945 in Argentina, rapito dal Mossad nel 1960, processato per genocidio l’anno successivo e condannato a morte per impiccagione nel 1962. In quella circostanza Arendt diviene amica di Leni Yahil, storica di origine tedesca e studiosa della Shoah. Inizia così una corrispondenza che alterna questioni personali, filosofiche e politiche…”
DONNE AD AUSCHWITZ, di Charlotte Delbo (Gaspari editore, 2014)
“Il 24 gennaio del 1943, duecentoventinove donne francesi, non ebree, furono deportate ad Auschwitz-Birkenau. La maggior parte di loro apparteneva alla resistenza. Al termine della guerra, solo 49 faranno ritorno. In questo libro Charlotte Delbo ne racconta la storia soffermandosi su ciascuna delle sue compagne di prigionia, sulla loro forza e sulle azioni di coraggio…”
AUSCHWITZ DOPO AUSCHWITZ. Poetica e politica di fronte alla Shoah, di Micaela Latini, Erasmo Silvio Storace (Meltemi, 2017)
“Tra divieto e provocazione si muove il famoso verdetto di Theodor Wiesengrund Adorno del 1949 per il quale ‘scrivere poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie’. Il volume raccoglie testi di diversi studiosi che si sono confrontati (direttamente o indirettamente) con la controversa sentenza adorniana, analizzandola in una prospettiva interdisciplinare attraverso le lenti di filosofi, scrittori, poeti, intellettuali…”
- 10 Libri per la “Memoria”
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