IL DIO DELLA COMPAGNIA

“Quanto leggerai è una riflessione ad alta voce: non è frutto di sapienza ma di piccola esperienza. I doni ricevuti sono stati molti: essere nato, essere nato sano, vivere in un mondo ‘civile’, aver conosciuto i genitori e incontrato molti amici, aver avuto fede. Tra le tante fortune c’è stata anche quella di aver vissuto e di vivere in comunità. Di questo ti vorrei convincere: il modo migliore di vivere con il prossimo è partecipare il male altrui, farsi prendere dal male stesso e rispondere con il bene, senza clamori e senza troppe parole, agendo nel silenzio e con misericordia”.

Non si può leggere questo libro di don Vinicio Albanesi, senza sentirsi pesantemente tirati in ballo, messi di fronte alla propria cattiva coscienza.
Eppure, una volta riconosciuta la forza scioccante di una scrittura che non ha tempo da perdere, credenti e non credenti, possono leggere questo libro per il solo piacere di udire le parole risuonare, secche, precise, ciascuna con il coraggio del suo significato. Forse perché don Albanesi conosce la potenza delle parole, e confida che la loro bellezza indichi a chiunque, anche a chi non è suo compagno di strada, la necessità di ascoltare.