Nasce il Registro pubblico digitale degli amministratori di sostegno

Nasce il Registro pubblico digitale degli amministratori di sostegno, grazie al quale saranno consultabili gli atti con cui sono stati designati. L’iniziativa è del Consiglio nazionale del Notariato. “A partire dal 1° gennaio 2018 tutte le nuove designazioni fatte con atto pubblico informatico o scrittura privata autenticata saranno inserite in un registro dedicato – spiega una nota -, che consentirà a qualsiasi notaio italiano di verificare l’esistenza di tali atti e presso quale collega sono depositati. Per gli atti stipulati dal 1° gennaio l’inserimento dovrà avvenire entro 30 giorni, mentre l’inserimento degli atti stipulati anteriormente al 2018 avverrà entro il 30 giugno 2018”.

Fino ad oggi tali atti non erano disponibili ed era quindi necessario che fosse la persona interessata a mostrare l’atto, per esempio a un giudice. “Attraverso questo registro, invece, ogni notaio, ed in prospettiva ogni giudice, potrà facilmente e velocemente verificarne l’esistenza, assicurando così maggiore tutela alla volontà della persona”.

Si tratta della prima fase di un progetto più ampio del Notariato finalizzato alla creazione di registri pubblici sussidiari digitali per l’archiviazione e la raccolta di atti notarili, privi di pubblicità legale, che contengono dati e informazioni d’interesse pubblico. La piattaforma è stata realizzata dalla Nortatel, la società di informatica del Notariato.

Il contenuto del registro verrà ordinato in modo da consentirne una ricerca efficiente su base personale e potrà essere condiviso da tutti i notai e altri soggetti qualificati, come le singole Aziende Sanitarie Locali, al fine di rendere immediata la conoscibilità della volontà espressa dal designatario. Il Consiglio Nazionale provvederà a stabilire, tramite apposite convenzioni con il Ministero della Giustizia e della Salute, le modalità con le quali il registro potrà essere messo a disposizione dei singoli Giudici competenti e delle strutture sanitarie, al fine di consentire loro un accesso diretto alle informazioni.

Fonte: Redattore sociale