Esplosione davanti alla chiesa: solidarietà a don Albanesi, “uomo del dialogo”

ROMA – Immediata la solidarietà da istituzioni e associazioni a don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco di Fermo, dopo l’esplosione, questa notte, di un ordigno rudimentale davanti al portone della Chiesa di San Marco alle Paludi a Fermo, di cui è parroco don Albanesi.  Si tratta del terzo episodio contro una chiesa fermana in meno di due mesi, dopo quelli contro il Duomo e la chiesa di San Tommaso, sulla costa fermana.

A don Albanesi la solidarietà del Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro. ”Questi atti non ci scoraggiano e soprattutto non piegano la volontà e la forza dei fermani di essere compatti contro queste intimidazioni”. “Conosciamo e apprezziamo tutti le doti di don Vinicio, – ha detto Calcinaro-  la sua profonda attenzione ai bisogni delle persone, alla loro dignità”. Per il Sindaco di Fermo “è stato preso di mira un luogo di culto e di rara bellezza caro alla città e, di riflesso, il suo parroco, da sempre impegnato nel sociale”. E ha aggiunto: “Chi ha colpito queste realtà ha colpito il cuore della città e dei fermani, ha voluto mirare a chi, come le parrocchie, in questo momento è al fianco delle istituzioni e dell’Ente comunale per fare rete nel fronteggiare le situazioni di difficoltà economica in cui versano le famiglie”.

Tra le prime voci di sostegno arrivate al presidente della Comunità di Capodarco anche quella della Provincia di Fermo. “Esprimo solidarietà e vicinanza a Don Vinicio Albanesi per l’evento increscioso ed inquietante che questa notte ha colpito la Chiesa di San Marco di cui è Parroco. – scrive il presidente Aronne Perugini – Confido pienamente nell’operato delle Forze dell’ordine che sono tempestivamente intervenute e che sono già al lavoro per verificare eventuali collegamenti con gli altri due analoghi episodi che hanno colpito nei mesi precedenti Il Duomo di Fermo e la Chiesa di Lido San Tommaso. Più volte la Provincia di Fermo ha richiesto per questo territorio il rafforzamento degli organi di controllo chiedendo l’istituzione della Questura e l’elevamento del Comando dei Carabinieri a Comando Provinciale non da ultimo il nostro interessamento e la forte richiesta per il mantenimento della Prefettura, istituzione assolutamente necessaria in questa fase e che ad oggi non vede il concretizzarsi della nomina del nuovo Prefetto.Un invito quindi a tutte le Istituzioni a far fronte comune e a non farci intimidire da questi atti di violenza ma a sederci intorno ad un tavolo per poter intraprendere insieme un percorso comune che con azioni concrete possano arginare questi fenomeni di criminalità”.

“Solidarietà a don Vinicio Albanesi, un uomo del dialogo, da sempre attento alle esigenze del territorio e degli ultimi”, commenta Antonio Satta, componente del direttivo Anci e segretario dell’Unione Popolare Cristiana (Upc). “Non è accettabile che ci sia chi pensa di utilizzare gli ordigni per esprimere il proprio dissenso – continua Satta – Sono sicuro che tutti i sindaci marchigiani dimostreranno vicinanza a don Albanesi”.

“Vicinanza a don Vinicio Albanesi per il grave atto di intimidazione subito. Evidentemente c’è qualcuno a cui non piace quanto fa questo sacerdote, che cala nel quotidiano il Vangelo. Sono preoccupato perché questo atto estremista non è il primo nella zona contro una chiesa. Mi auguro che si indaghi per scovare i responsabili ”, scrive Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari Sociali e  presidente del Centro Nazionale per il Volontariato e dell’Istituto italiano della Donazione. Da Notizie Migranti“solidarietà e un abbraccio a don Vinicio Albanesi e agli amici di Capodarco” su twitter. “Tutte la nostra solidarietà a don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, vittima di un vile attentato”, scrive su Facebook la rivista Altreconomia.

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