Don Albanesi, autobiografia di un “prete di strada”

Un “prete di strada”, libero, che vive la vita con curiosità e capacità di leggere gli errori e che nel percorso all’interno della chiesa e dell’impegno sociale ha incontrato molte persone e le loro storie di sofferenza. E’ il ritratto di don Vinicio Albanesi, emerso nel corso della presentazione dell’autobiografia  “La finestra sulla Strada” (Ancora Editrice) che si è svolta ieri presso la Comunità.

La finestra sulla strada

Intervistato da don Gilberto Zini, direttore di Ancora Editrice, don Albanesi ha parlato di fronte a una platea di 500 persone, tra soci, amici, autorità locali e nazionali, partendo dagli anni del seminario.

Anni di dura formazione, che gli hanno insegnato a “non avere paura di chi incontri”. Poi l’impegno nel sociale come presidente della Comunità: “Forza, sostegno e lezioni le ho tratte da tante persone che ho incontrato, che hanno quella che io chiamo ‘santità feriale’, che sanno lottare in silenzio”. E nella chiesa come parroco, insegnante di Diritto canonico e Giudice del Tribunale ecclesiastico regionale delle Marche: “Il principio che mi ha guidato è stato questo: la legge è per la creatura e non la creatura per la legge”.

Don Albanesi ha poi raccontato il suo cammino spirituale:  “Ho fatto fatica a incontrare Dio, ci ho messo trent’anni”, ha confessato. “Ho avuto dubbi, un mormorìo interiore, sofferenza, ma poi l’ho scoperto. E’ come scalare una montagna irta, alla fine ti si apre l’orizzonte e quel volto appare limpido, radioso, incoraggiante. E’ un Dio di relazione. Noi l’abbiamo fatto un Dio di verità e questo è il peccato del cattolicesimo illuminista. In questo papa Francesco ci dà consolazione perché sta rivoluzionando lo schema”.

Il suo messaggio ai giovani: “La vita è una cosa bella, va affrontata con coraggio, anche nelle prove gravi. Fate un mondo migliore di quello che abbiamo fatto noi”. Infine don Albanesi ha ringraziato i presenti “per l’affetto che date alla Comunità”.

Parole di apprezzamento sono state pronunciate dall’arcivescovo Luigi Conti: “Il libro mi ha edificato, così come mi ha edificato il precedente ‘I tre mali della chiesa in Italia‘, perché è scritto in spirito di verità”. E riferendosi poi alla Comunità Conti ha detto: “Nessuno esce da qui senza conoscere Cristo”. La giornata è proseguita con la festa per i 70 anni di don Albanesi, compiuti il 20 settembre.