Anche don Vinicio Albanesi alla Settimana di azione contro il razzismo

272798_fotorelatorirete1_ralfANCONA – (agenzia Ansa) Presentata in occasione delle celebrazioni per l’11/a settimana dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), la Rete regionale contro le discriminazioni, che raccoglie nelle Marche 29 tra enti locali associazioni. Il progetto nasce dopo un percorso di formazione di due anni di 100 operatori volontari, messi in grado di intercettare le violazioni dei diritti a danno soprattutto di immigrati, e di inviarle alla Rete, che metterà in campo le iniziative più opportune.

Illustrato nel corso del convegno ‘Un nodo contro le discriminazioni’ dal presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi e dall’Ombudsman Italo Tanoni, Garante dei diritti degli adulti e dei bambini, il progetto coinvolge con i Comuni anche le Acli, il Gruppo umana solidarietà (Gus), i centri servizi provinciali e regionali e la Comunità di Capodarco di Fermo, rappresentata dal presidente mons. Vinicio Albanesi. ”Alla politica dell’accoglienza – ha detto il sacerdote – occorre affiancare quella dell’integrazione, che è una strada lunga e faticosa, da percorrere senza buonismi, ma anche senza esitazioni o paure strumentali, incrociando e comprendendo la cultura degli altri per diventare alla fine un unico grande popolo”.

Dal luglio dello scorso anno, la Rete, ancora in fase di sperimentazione, ha reso noto Eduardo Barberis, dell’Università di Urbino, ha raccolto mediamente una segnalazione alla settimana: soprattutto per discriminazioni istituzionali su bandi di concorso nella pubblica amministrazione, dinieghi di residenza e di iscrizioni al servizio sanitario regionale. Il sito internet dell’Autorità di garanzia, cui gli illeciti vengono inviati dagli operatori tramite una password, è anche in grado di ricevere segnalazioni anonime di atti di razzismo. ”Molti italiani – ha rilevato Solazzi – pensano ancora che le migrazioni siano un fatto transitorio, mentre si tratta ormai di un fenomeno sociale irreversibile. Occorre accettare con coraggio e lucidità questo difficile percorso, che non è a senso unico, sapendo che le nostre società saranno sempre più multietniche, multiculturali e multireligiose. In questo senso le istituzioni devono fare la loro parte”.Don Vinicio Albanesi, Vittoriano Solazzi e Italo Tanoni presentano la Rete regionale contro le discriminazioni Unar

Sono 146.152 gli stranieri nelle Marche, secondo il Dossier statistico immigrazione dell’Unar aggiornato al 2013, e rappresentano il 9,4% della popolazione. Il maggior polo di provenienza, pari al 57,1%, è costituito da romeni, albanesi e macedoni, seguito dal africani (19,4%) in particolare marocchini. Presenti oggi, tra gli altri, Giovanni Santarelli, del Servizio Politiche sociali delle Marche, Daniele Valeri, dell’Associazione Avvocato di Strada, e Patrizia Carletti, dell’Osservatorio Disuguaglianze nella Salute Ars Marche.

(fonte: agenzia Ansa)